Il nuovo campionato dovrebbe cominciare il 27 agosto. Dovrebbe, appunto, perché non è sicuro. Damiano Tommasi, il neopresidente dell’Associazione Calciatori succeduto a Sergio Campana, ieri ha riproposto il dilemma con cui il suo predecessore aveva lasciato la sua carica: cosa fare se non si trova l’accordo sul contratto nazionale di categoria?
Intervistato su SkySport, l’ex centrocampista della Roma ha fatto sapere di aver girato quasi tutti i ritiri della Serie A ed aver trovato tutti d’accordo: bisogna convergere tutti su un testo unico o è meglio dar vita al tanto temuto sciopero dei calciatori. Il problema è sempre lo stesso, come ha confermato anche Beretta, presidente della Lega Calcio: il famoso articolo 7.
Questo articolo riguarda i calciatori fuori rosa, che la Lega vorrebbe fossero allontanati dal gruppo, in modo da allenarsi da soli, mentre l’Aic vuole che rimangano nel gruppo e possano allenarsi con i compagni anche se non possono scendere in campo. L’orientamento di Beretta, che ha ammesso che al 90% l’accordo è fatto, è di trovare un compromesso, e cioè lasciare carta bianca alle società su come gestire i fuori rosa (praticamente come avviene oggi), ma questa proposta che sembra piacere alle parti viene continuamente rimandata. E siccome all’inizio del campionato mancano 3 settimane, forse è il caso di accelerare.
Il problema non nasce quest’anno, ma fu sollevato da Campana già la scorsa estate. Per tutto il campionato poi abbiamo temuto che lo sciopero si verificasse veramente, con il pericolo maggiore a dicembre quando fu scongiurato all’ultimo secondo, ma stavolta i calciatori non sono disposti a lasciare ancora correre:
Nei mesi scorsi abbiamo deciso di non fermare il campionato mentre era in corso, ma ora se non arriva a conclusione la vicenda è il caso di non partire
ha spiegato Tommasi, e a noi non resta che sperare che la proposta venga fatta, accettata e firmata il prima possibile.
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