Il Parma incassa la squalifica di Lanzafame per bestemmie e annuncia che non farà ricorso, ma alza la voce contro una regola introdotta a “bocce in movimento”, che potrebbe addirittua falsare il campionato. A parlare è Pietro Leonardi, amministratore delegato dei gialloblu:
Al di là del fatto che accettiamo la squalifica, non si cambia mai in corsa. Se si mutano le regole adesso, il campionato è falsato. Se si decide per una nuova regola, noi la rispettiamo, ma si deve sempre applicarla dall’inizio della stagione. Se ripenso a qualche settimana fa, ad episodi decisamente più eclatanti non puniti, mi convinco sempre di più della mia posizione. Io mi auguro che quella di Lanzafame sia l’ultima squalifica di questo tipo quest’anno.
A complicare le cose è poi la prova televisiva, contro la quale difficilmente si può ricorrere, visto che mostra spesso i calciatori in primo piano. Ma anche su questo Leonardi nutre i suoi dubbi:
Si entra nel meccanismo perverso che chi decide sono cameraman e registi: se seguono un giocatore più di un altro non si può applicare correttamente la regola. Ci sono poi delle società che realizzano e producono le immagini delle partite e quindi possono riprendere quello che vogliono.
Ed in effetti l’ad del Parma non ha tutti i torti. Basti pensare a cosa accadde a Totti durante gli Europei del 2004, quando ebbe “l’onore” di essere seguito da una telecamera personalizzata, finendo poi in tutti i tg per il famoso sputo a Poulsen. Giusto che abbia pagato, ci mancherebbe, ma lo stesso discorso potrebbe valere per la storia delle bestemmie con calciatori più “seguiti” di altri o magari presi di mira la giornata precedente ad una gara importante.
Intanto, per completezza di informazione, dobbiamo registrare anche la difesa di Lanzafame dal proprio sito internet:
Chi ben mi conosce sa quanto non sia nel mio costume linguistico proferire affermazioni blasfeme, ovvero bestemmie. Sono amareggiato e deluso come tutti i miei colleghi sanzionati perché ritengo di essere un ragazzo molto educato e di esempio per i più piccoli e voglio comunicare a chi non mi conosce che se avessi bestemmiato mi sarei assunto tutte le responsabilità come ho sempre fatto nella vita. Se uno zio confuso con un ‘Dio’ può causare tutto questo allora forse è giusto rivedere un regolamento dove il nostro destino non può essere legato alle orecchie di uno 007 mimetizzato al bordo del ring.