Aria di novità in casa FIFA. L’International Football Association Board (IFAB), l’organismo nato a Londra nel 1886 che si occupa di dettare le regole del calcio e fissarne i suoi cambiamenti potrebbe – il condizionale è d’obbligo – mettere la parola fine ai gol fantasma.
Questa costola della FIFA si occupa ufficialmente delle regole del gioco del calcio una volta l’anno – la prossima sarà il 4 marzo del 2011 -, e in quell’occasione dovrebbe prendere in esame le tecnologie che segnalano se un pallone ha varcato o meno la linea di porta.
Una parziale retromarcia per il padrone del calcio mondiale Joseph Blatter: fino a pochi mesi fa aveva escluso il ricorso alle tecnologie per limitare gli errori arbitrali. Nel cambio di rotta ha sicuramente influito il gol non assegnato a Lampard negli ottavi di finale tra Inghilterra e Germania ai mondiali sudafricani.
Ne sapremo qualcosa di più dopo la riunione tecnica di fine ottobre dell’IFAB che dovrà vagliare 13 proposte tecnologiche per farla finita con i gol fantasma. Alcuni vogliono mettere un microchip dentro il pallone, altri propongono di piazzare due telecamere sui pali.
C’è poi anche una proposta italiana – realizzata dal CNR di Bari, grazie anche ai finanziamenti del presidente dell’Udinese Giampaolo Pozzo. Utilizza due telecamere per ogni porta, piazzate a circa venti metri di altezza, che vengono collegate ad un computer che esamina i filmati e che segnalerebbe direttamente all’arbitro quando il pallone supera interamente la linea di porta.
Il sistema è stato testato tra il 2006 ed il 2008 nello stadio di Udine e ha dimostrato di funzionare molto bene. Bisognerà vedere se la proposta italiana è anche competitiva in termini di costi.
La probabile scelta dell’IFAB rappresenterà comunque un punto di partenza e non di arrivo per chi vuole modernizzare il calcio, perché in tutte le altri fasi di gioco, come i fuorigioco o i rigori fuori o dentro l’area, la tecnologia continuerà ad essere lasciata fuori dal rettangolo verde.