Errare è umano, ma perseverare è diabolico. Così può essere riassunto quanto accaduto ieri sera in una gara valevole per la prima giornata di Champions League (occhio ragazzi, non una partita tra scapoli e ammogliati, ma la competizione più importante in Europa a livello di club).
Nell’occhio del ciclone un arbitro italiano (ma non avevamo i migliori del mondo?), Matteo Trefoloni, protagonista di un episodio che farà molto discutere di qui alla fine della fase a gironi.
Il motivo? Un clamoroso scambio di persona che ha portato all’espulsione di un giocatore al posto di un altro, con tanto di polemiche durante e dopo la gara. Ma c’è di più. Il fischietto italiano non solo ha danneggiato la squadra sul momento, ma non ha nemmeno ammesso l’errore in seguito, visto che sul referto non si fa il minimo accenno a quella che ormai tutti chiamano la euro-gaffe! Volete saperne di più?
La gara in questione è quella tra Celtic ed Aalborg (gruppo E della Champions League). Michael Jakobsen commette fallo da ultimo uomo sull’attaccante greco del Celtic Georgios Samaras: espulsione inevitabile per il difensore danese e sfidiamo chiunque a sostenere il contrario. Peccato però che Matteo Trefoloni sbagli persona e mostri il cartellino rosso all’incolpevole Beauchamp (che di nome fa sempre Michael, ma è evidente che con il fallo non ha nulla a che fare).
Vibranti proteste da parte dell’interessato e della squadra tutta, che fa capannello intorno al fischietto italiano per perorare la causa del difensore australiano. E Trefoloni evidentemente è colto da un dubbio, se è vero che va a consultare il suo assistente per avere maggiori ragguagli. Ma niente da fare. Anche il guardalinee (Giorgio Niccolai) è colto da miopia improvvisa e conferma la decisione di Trefoloni.
E’ chiaro che la gara è stata condizionata dall’episodio dello scambio di persona e sono quindi comprensibili le reazioni seccate della stampa d’oltremanica, che ha parlato di errore imperdonabile e grossolano dell’arbitro italiano.
Come finirà la vicenda? La partita di certo non verrà ripetuta: per una di quelle regole assurde del calcio internazionale, questo tipo di errore viene contemplato. La squadra penalizzata può presentare ricorso, ma in ogni caso il risultato rimane quello del campo. Probabilmente verrà squalificato il giocatore autore del fallo, mentre verrà riabilitato “l’innocente”. Così è, se vi pare.