Outing o segreto taciuto fino alla morte? E’ il dilemma di chiunque abbia tendenze sessuali “diverse” dalla gran parte della popolazione. Figuriamoci poi se si tratta del mondo del calcio, per definizione “macho” o, se preferite, per “uomini veri”.
Abbiamo più volte parlato di omosessualità su queste pagine, facendo storcere il naso a quanti credono che il pallone sia solo un affare da uomini, quelli per intenderci che nello spogliatoio parlano solo di tette e lati B più o meno prosperosi.
Ma nel calcio ci sono gli omosessuali? No, a sentire i protagonisti di gran parte del circo pallonaro. E’ assolutamente fuori discussione. Ogni tanto però spunta una voce fuori dal coro che ammette di conoscere nomi e cognomi di calciatori omosessuali non dichiarati. E’ il caso ad esempio di Paul Elliott – un ex difensore che si batte per i diritti umani – il quale confessa di conoscere almeno una dozzina di calciatori gay attualmente in attività.
Ovviamente Elliott si è guardato bene dal rivelarne i nomi, scatenando una caccia all’uomo sia sui giornali che (presumiamo) al’interno di tutti gli spogliatoi della Premier. Come sempre la domanda sul “chi è?” resterà senza risposta, visto che difficilmente gli interessati, ammesso che ce ne siano, si faranno avanti per dichiarare la propria omosessualità. Un invito in tal senso viene da Peter Tatchell, attivista per i diritti gay:
Il bigottismo non ha spazio nello sport e l’omofobia non è più accettabile del razzismo. Ecco perché la Football Association potrebbe privatamente sondare i giocatori gay e bisessuali per convincerli a fare un “coming out” collettivo. Noi abbiamo stelle omosessuali in ogni campo, perché nel calcio dovrebbe essere diverso?
Già, perché? Ho già espresso la mia opinione al riguardo, chiedendovi:
Cambierebbe il vostro giudizio su Maradona, per esempio, se si venisse a sapere che festeggiò la vittoria nel Mondiale con un’orgia omosessuale? Non sarebbe lo stesso uno dei più forti calciatori di tutti i tempi?
Non credo che cambierebbe ora. Ma immaginate se si fosse presentato a Napoli (come in qualunque altra città del Belpaese), ammettendo di essere gay… Ci perdoni il buon Diego, era solo per spiegare che i pregiudizi nel mondo del calcio sono più forti che in qualunque altro campo. Basti pensare che l’unico giocatore della Premier che ha avuto il coraggio di uscire allo scoperto, Justin Fashanu, è stato “costretto” al suicidio, tanta era la diffidenza nei suoi confronti.
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