Rischiano ma vincono tutte le big della Premier League in questa undicesima giornata di campionato. La capolista, il Manchester City, se la vede brutta in casa del QPR, una squadretta piccola e senza pretese, ma che sta dando diversi grattacapi a molti avversari. La sua punta di diamante è l’ex del Perugia Bothroyd, tanto criticato in Italia quanto osannato in patria. Il centravanti del club londinese prima segna e poi fa segnare un compagno per due vantaggi che spaventano Mancini. Ma prima Dzeko e poi Silva rimettono le cose a posto e a metà secondo tempo Tourè segna la rete che vale la vittoria.
Peccato per il Manchester United che si era nel frattempo avvicinato ai cugini. La squadra del “mito” Ferguson, che oggi festeggia i 25 anni alla guida dei Red Devils e che ad inizio gara è stato accolto da eroe dai suoi giocatori, dagli avversari ed anche dalla quaterna arbitrale, fa una fatica immensa a sfondare contro il Sunderland, tanto che la vittoria arriva proprio grazie ad un’autorete di un ex dello United, Wes Brown, che forse per un attimo ha pensato di far parte ancora della truppa di Sir Alex.
Ma la sorpresa di quest’anno si chiama Newcastle che vince anche contro l’Everton e si attesta al terzo posto. Bisognerà vedere quanto dura, ma intanto è lì a farsi valere, con tre punti più del Chelsea che vince grazie ad un gol di Lampard, ma soprattutto grazie ad un grande Cech che le ha prese proprio tutte. Le grandi decadute, Liverpool e Arsenal, si dividono le briciole. I Reds non vanno oltre lo 0-0 contro lo Swansea mentre i Gunners stravincono, grazie come sempre ad un Van Persie in formissima (capocannoniere con 11 reti), 3-0 contro il WBA. Ma con il Tottenham che deve giocare oggi, queste due squadre che una volta spadroneggiavano nelle coppe europee sono costrette a lottare per un misero sesto posto.
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