Si prospettano tempi duri per il Manchester City, ed ancor di più per il suo tecnico, Roberto Mancini. I sogni scudetto sono stati salutati già tanto tempo fa, ed ora persino la qualificazione in Champions League viene messa in discussione. Nonostante i tanti milioni spesi, rimane la conferma che è Tevez l’anima della squadra, e quando non c’è lui non si vince.
Nel derby italiano tra Ancelotti ed il Mancio ha la meglio il tecnico dei Blues, anche se la gara è stata equilibrata. Balotelli va in panchina, Dzeko gioca da unica punta, ma di azioni ce ne sono poche da un lato e dall’altro. Fino a metà primo tempo, quando entra Drogba e la gara cambia. Parte dai suoi piedi la palla che David Luiz trasforma nell’1-0, e la partita viene chiusa nei minuti di recupero da Ramires. La vittoria del Chelsea vale il sorpasso al terzo posto al City che ora deve guardarsi indietro, e deve ringraziare il West Ham che ferma il Tottenham sullo 0-0 e lo lascia a -4 dal quarto posto.
In vetta invece il Manchester United tenta la fuga. Il Bolton gioca bene, è ordinato, respinge ottimamente gli attacchi sfrenati dei Red Devils e nel finale rischia pure il colpaccio. Ci pensa Berbatov, a 3 minuti dal novantesimo, a portare i tre punti a casa, ma soprattutto ad allungare sull’Arsenal che si ferma in casa del West Bromwich. Il 2-2 dei Gunners potrebbe essere un buon risultato per il piccolo club neopromosso, ma visto come si era messa la gara, si può dire che ai padroni di casa va pure stretto.
Subito in gol il WBA con Reid (3′ minuto), i locali chiudono i conti già al 13′. Ed il 2-0 sembra reggere visto che per circa un’ora rimane invariato. Poi le stelle dell’Arsenal si svegliano e pareggiano in meno di dieci minuti. Prima Arshavin inventa un gol spettacolare, e poi Van Persie approfitta di un’indecisione della difesa pareggiare. Un punto guadagnato o due persi? Difficile da dire, certo è che i Gunners devono recuperare una partita sullo United, ed il discorso scudetto rimane aperto a tutti i pronostici.
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