Aveva detto “torno ad allenare a luglio”, e di certo le offerte non gli mancano. L’unico problema che lo ostacola per tornare ad avere un ruolo attivo nel calcio giocato è il contratto con l’Inter. Un oneroso contratto da 5 milioni l’anno ancora per altri tre anni, che Moratti non ha intenzione di riconoscergli per intero, ma a cui lui non vuol rinunciare.
Ma alla fine la tecnica attendista intrapresa dal presidente nerazzurro potrebbe accontentare entrambi. Infatti dopo una stagione di pagamenti a vuoto, il Mancio è stanco di vedere le partite in televisione, e per poter allenare è costretto a rescindere il vecchio contratto. Tant’è la voglia di farlo che i due si sono già incontrati in passato, e sembrano vicini all’accordo, per cui è mancato solo il tempo per poterlo ufficializzare.
Intanto però si fanno avanti già le prime squadre. Siccome Giorgio De Giorgis, procuratore dell’allenatore, ha dichiarato che:
Il suo desiderio sarebbe quello di andare all’estero, non in Italia
tutti gli occhi si sono immediatamente puntati oltremanica, verso quella Premier League che vede di buon occhio gli allenatori italiani, visto quanto stanno facendo bene Capello alla guida della nazionale inglese e Zola al West Ham. La prima rivelazione scioccante l’ha rilasciata proprio De Giorgis, che qualche giorno fa ha ammesso che la dirigenza del Manchester United aveva proposto a Mancini di fare il vice-Ferguson. La proposta andava guardata con uno sguardo più ampio.
Il baronetto scozzese è vicino al pensionamento, e quindi si vuol cercare un allenatore in grado di fare da manager ai Red Devils proprio come lui. Per questo si tenta di affiancare a Ferguson un coach giovane, in maniera da continuare la sua tradizione. A Mancini però questo ruolo di comparsa per adesso non andava bene, e per questo per lui si è fatto avanti il Chelsea.
Il contratto di Guus Hiddink, che tanto sta facendo bene a Londra, scade il 31 maggio. Poi dovrà tornare ad occuparsi della Russia, con le gare di qualificazione di settembre e gli eventuali play-offs di novembre. Per questo non potrà continuare l’avventura in Blues, anche se la dirigenza inglese non lo vuole perdere. Ed allora il colpo di genio: assumerlo come consulente, in maniera tale da coadiuvare il nuovo allenatore, ma non essere tanto coinvolto, così da preparare al meglio la formazione russa. E chi potrebbe essere l’allenatore, se non proprio Mancini? La proposta pare ci sia per entrambi, Hiddink sembra voler accettare la sua, e se Mancini dovesse trovare l’accordo con Moratti, anche per lui non ci dovrebbero essere problemi.
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