Il lupo perde il pelo ma non il vizio e Luis Suarez deve essere davvero un gran bel lupo, se è vero che non ha abbandonato la voglia di prendere a morsi il diretto avversario, dimostrando di non avere imparato la lezione dopo la lunga squalifica subita qualche anno fa. I fatti. Correva il minuto numero 20 della seconda frazione di gioco nell’accesissima gara tra Liverpool e Chelsea, quando l’attaccante dei Reds ha pensato bene di azzannare Ivanovic, lasciandogli un segno sul braccio.
In quel momento i Blues conducevano per 2-1 e speravano di portare a casa il prestigioso risultato. Risultato che poteva essere a favore del Chelsea, se solo l’arbitro avesse sanzionato l’episodio con un’ammonizione (Suarez era già stato ammonito) o con un rosso diretto. E invece la terna arbitrale non ha creduto alla versione di Ivanovic, consentendo all’attaccante di restare in campo. Alla fine della fiera il risultato della gara sarà di 2-2, con gol del pareggio siglato proprio da Suarez, che ora per rischia una pesante squalifica, considerando anche i precedenti.
Luis Suarez, infatti, non è nuovo a comportamenti del genere, visto che si rese protagonista di un gesto simile nel 2006, quando giocava con la maglia dell’Ajax ed addentò un difensore del Psv Eindoven. In seguito a quell’episodio l’attaccante si beccò sette turni di squalifica, ma a quanto pare il lungo stop non gli ha impedito mettere in azione ancora una volta i denti.
E pensare che Luis Suarez è uno dei pezzi più pregiati del mercato internazionale, inseguito da mesi dalla maggior parte dei club più blasonati d’Europa, Juventus compresa. La domanda a questo punto è lecita: vale la pena investire su un calciatore che ha reazioni esagerate ogni qualvolta un avversario si dimostra particolarmente insistente nella marcatura? La Juventus riflette e – forse – volge lo sguardo da un’altra parte.
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