790 milioni. A tanto ammonta il debito (in euro) del Manchester United. Si tratta del debito più alto al mondo per un club calcistico, ed è più del debito complessivo di tutti i club italiani, tedeschi e del resto d’Europa (Spagna esclusa). La prima e più immediata conseguenza è la cessione dei pezzi pregiati (vedi Cristiano Ronaldo solo pochi mesi fa), ed il mancato arrivo di fuoriclasse.
La squadra naviga ancora verso le zone alte della classifica, ma non è più quella corazzata che faceva paura qualche anno fa. E allora che fare? I tifosi non hanno dubbi: vendere. Se si trattasse di una squadra normale, farebbero molta fatica i proprietari americani a vendere una società con così tanto passivo, ma trattandosi del Manchester United, gli acquirenti ci sono eccome.
Si tratta dei cosiddetti Red Knights, cavalieri rossi, un gruppo di imprenditori americani capeggiati da Jim O’Neill, presidente della Goldman Sachs, i quali hanno offerto un miliardo di euro ai Glazer per lasciargli la proprietà dei Red Devils. La risposta? Incredibilmente è stata un no.
I fratelli Glazer preferiscono fare i salti mortali per rimettere i conti in ordine e recuperare le centinaia di milioni di debiti, piuttosto che cedere. Immediatamente all’annuncio i tifosi si sono mobilitati e, con una capacità di iscrizione di 20 mila persone al giorno, hanno sottoscritto una campagna per cacciare i Glazer da Manchester. L’obiettivo è di arrivare a 100 mila tifosi, ma intanto i presidenti hanno fatto sapere che non cederanno mai alla piazza. Il braccio di ferro non si fermerà molto presto.