All’indomani dello scandalo sessuale che ha colpito John Terry, l’Inghilterra si è divisa tra innocentisti (un calciatore fuori dal campo può fare ciò che vuole) e colpevolisti (un fedifrago come lui non è degno di indossare la maglia della nazionale). In attesa della decisione finale di mister Capello, che di certo non si farà condizionare dalle voci di popolo, ascoltiamo la posizione di Carlo Ancelotti, allenatore del Chelsea:
Non devo gestire un bel niente, John ha la sua vita privata, spetta a lui controllarla. A me spetta controllare la mia squadra. Terry è un giocatore della mia squadra, un fantastico giocatore, è speciale, è un professionista eccezionale. John Terry è il capitano della mia squadra, sono orgoglioso di poterlo allenare e giocherà contro l’Hull.
E figuriamoci se il buon Carletto si priverà di uno pilastri storici dei Blues solo per un paio di corna. Lui no, ma il moralista Don Fabio?