Qualche settimana fa aveva detto “finché non mi cacciano resto qui”. Evidentemente la sconfitta di ieri contro il Siena, condita da un rigore sbagliato che avrebbe potuto cambiare le sorti dell’incontro, hanno fatto tornare Stroppa sui suoi passi e così, dopo 3 mesi e 13 giornate ha deciso di abbandonare la barca ormai alla deriva.
Non che avesse lavorato male finora. Nonostante fosse di gran lunga sfavorito, il suo Pescara era riuscito a rispondere bene alle partenze dei suoi tre migliori giocatori e a quella di Zeman, tanto che prima di questa giornata gli abruzzesi erano anche fuori dalla zona retrocessione. Ma la sconfitta di ieri, l’ottava su 13, è stata troppo.
L’allenatore ha deciso di dimettersi, ora valuteremo il da farsi. E’ una decisione che ci coglie alla sprovvista, noi non avremmo cambiato nonostante la sconfitta
ha spiegato il ds Delli Carri, il quale ora si trova costretto a trovare un sostituto che voglia correre il rischio di intraprendere una missione impossibile. I candidati principali sono Marino e Reja, e a quanto pare non ci sono possibilità che Stroppa ritorni sui suoi passi visto che la frattura con l’ambiente che lo contesta sembra insanabile.
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