Il mercato del Parma, più che quest’estate, è stato fatto nel gennaio scorso. Gli innesti del mercato invernale, in particolar modo Giovinco, hanno dato alla squadra una dimensione tale da non rendere necessari grossi stravolgimenti. La rosa dei gialloblù è talmente completa che nell’albergo in cui si sono fatte le maggiori trattative di quest’anno, i suoi rappresentanti si sono visti davvero poco.
Sono 4 o 5 gli arrivi, molti prestiti o giovani interessanti in prospettiva futura, e forse a parte Pellè e Rubin, non ci dovrebbero essere cambiamenti nella formazione titolare. Certo, se si riuscisse a riprendere Amauri sarebbe la situazione ideale, ma mai sottovalutare i tanti giovani interessanti di cui il Parma può disporre. Gente come Borini o Sansone che, dopo le esperienze all’estero, potrebbero diventare delle belle scoperte anche in Italia. Da valutare gli arrivi di Santacroce e Valdes, il primo si deve un po’ ritrovare dopo una stagione negativa, il secondo deve recuperare da un grave infortunio e non sappiamo quando potremo rivederlo in campo.
Di contro però sono partiti parecchi giocatori, anche di un certo livello, come Dellafiore, Dzemaili, Paci o Bojinov, e così continua la strategia societaria di puntare sulla valorizzazione dei giovani. Per fare ciò è stato ingaggiato un allenatore che con i giovani ha sempre fatto bene, Franco Colomba, che nel finale dello scorso campionato ha avuto modo di conoscere meglio la squadra.
Il Parma potrebbe scendere in campo con un 4-4-1-1 (o 4-4-2 in fase offensiva) con Mirante in porta, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Rubin in difesa, Valiani, Morrone, Galloppa e Modesto a centrocampo, con Giovinco un po’ più arretrato rispetto all’unica punta Pellè o Crespo.
Come abbiamo visto, la formazione titolare è cambiata molto poco rispetto all’anno scorso. Bisogna vedere se Pellè saprà raccogliere l’eredità di Amauri, ma in generale, vista la gran quantità di buoni giocatori anche in panchina (non dimentichiamo Biabiany, Obiorah, Gobbi, Blasi e tanti altri), non ci dovrebbero essere problemi di formazione, tanto che l’obiettivo primario, quello della salvezza, non sembra nemmeno essere messo in discussione. Purtroppo non si può ottenere più di quello, ma siamo certi che chiunque a Parma firmerebbe sin da oggi per una matematica certezza di rimanere in Serie A con almeno un mese di anticipo.