Oggi è il giorno di Gian Piero Gasperini, nuovo allenatore del Palermo dopo l’esonero un po’ a ciel sereno di Giuseppe Sannino in seguito al brutto inizio di campionato che ha relegato i rosanero nelle zone basse della classifica. Per l’ex tecnico di Genoa e Inter è pronto un contratto annuale con opzione di rinnovo automatico per il prossimo anno in caso di salvezza raggiunta e, curiosità, in caso di esonero è prevista una penale a carico della società. Un modo per raffreddare le manie di Zamparini?
ESONERO SANNINO – Presente in sala stampa insieme al nuovo tecnico e al direttore sportivo Perinetti, Maurizio Zamparini ha prima di tutto parlato delle ragioni dietro l’esonero di Sannino:
Il fatto che io esoneri un tecnico è diventato banale e normale ma per me è sempre un dispiacere, una responsabilità grossa. Nessuno si diverte a perdere ed a spendere un milione e mezzo all’anno in più in questo momento. Con Sannino non c’erano contrasti, solo un’analisi fatta anche da sette e otto osservatori esterni, che vedevano male il Palermo. Non c’era voglia d’aspettare, avendo perso completamente la fiducia in Sannino. Non era dovuta al modulo, ma all’ambiente, la stessa cosa successa con Pioli, salvo poi vederlo con grande soddisfazione far bene al Bologna. A Sannino auguro di smentirmi e di fare benissimo, ma sono convinto delle mie decisioni, avevamo bisogno di una scossa.
SCELTA GASPERINI – Il patron rosanero spiega allora perché è stato scelto Gasperini:
Ci sono rimasto male quando disse no l’anno scorso. Ora è libero ed ha qualcosa in più: lo scorso anno veniva da campionati di un certo livello, senza frustrazioni. Ora viene con una rabbia dentro che ognuno di noi ha quando qualcosa va male, come all’Inter. Non siamo una squadra di brocchi, solo una squadra senza gioco.
PAROLA A GASP – Infine, arrivano le prime dichiarazioni di Gasperini come allenatore del Palermo:
Sono fermo da un anno, c’è voglia di ripartire. Qui ci sono le condizioni per sfatare i presupposti che paiono negativi. Ho stima di Zamparini e di Perinetti. Siamo di fronte a un momento non felice, manca entusiasmo, ma è una scommessa sotto tanti profili e c’è la possibilità di vincerla. Voglio dare grandi soddisfazioni al presidente, lavorerò per costruire un bel Palermo. In futuro? Spero di restare, il mio obiettivo è questo. Voglio convincere il presidente ad aprire un ciclo, come con Preziosi.
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