Il Palermo è decisamente in crisi: la squadra rosanero che fino a qualche anno fa deliziava l’Italia calcistica con il bel gioco che lo ha portato a sfiorare traguardi importantissimi come la qualificazione in Champions League e la Coppa Italia persa due anni fa in finale contro l’Inter, ha iniziato il campionato di Serie A nel peggiore dei modi. Due sconfitte, sei gol subiti, zero gol fatti: ma c’è di peggio, perché la formazione allenata da Sannino nelle sfide contro Napoli e Lazio non solo non ha mostrato il minimo accenno di gioco e coesione di squadra, ma soprattutto neanche una timida reazione. E in città scoppia la preoccupazione, che sfocia in brutti gesti.
MESSAGGIO INTIMIDATORIO – Brusco risveglio questa mattina infatti per la truppa rosanero che in un muretto di fronte il campo di allenamento del Tenente Onorato ha trovato un messaggio a dir poco inequivocabile: “Datevi una mossa o vi spacchiamo le ossa”. Naturalmente ci sembra scorretto definire tifosi chi ha attuato questo vile gesto, ma è chiaro che la situazione che si respira in città non è delle migliori. La sensazione generale nel capoluogo siciliano è che Zamparini si sia semplicemente stancato del giocattolo: dopo anni di investimenti, il patron friulano ha ammesso che da quest’anno non avrebbe versato più un euro in società per via della crisi economica, nel tentativo di sposare un modello stile Chievo e Udinese.
FINE DELLA FAVOLA? – Il problema è che nonostante le cessioni eccellenti di Balzaretti, Migliaccio e Silvestre, non sono arrivati i ricambi auspicati da Sannino e dalla tifoseria. La fascia che era una volta del terzino oggi in forza alla Roma è praticamente terra di nessuno, e di certo Garcia si è dimostrato inadatto a quel compito. I due centrali di difesa, compreso il nuovo Von Bergen, hanno deluso nelle prime di uscite facendosi infilare con troppa facilità dagli attaccanti avversari. E se il centrocampo appare debole nonostante l’innesto di esperienza portato da Rios, sono troppe le incognite in attacco. Miccoli ha fatto capire in estate che avrebbe volentieri cambiato aria, Dybala è interessante ma un giovanissimo, tutto da scoprire e che rischia di bruciarsi. Ilicic ed Hernandez, dopo annate positive, sembrano aver perso letteralmente la testa, accecati dall’eccesso dei riflettori. E poi c’è Budan, che non riesce a garantire qualità all’attacco rosanero.
Insomma, che ne sarà di questo Palermo? È davvero destinato alla stessa fine che è toccata al Venezia quando dieci anni fa, proprio nel momento in cui Zamparini decise di mollare tutto per tentare la sfida siciliana, si trovò davanti un futuro nero che ancora oggi non riesce a mostrare uno spiraglio di luce nell’inferno di Lega Pro e Dilettanti? Per una città che oggi vede più nero che rosa, serve che almeno il calcio possa dare soddisfazioni.
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