Il presidente Zamparini non gli ha concesso neanche il tempo di respirare a pieni polmoni l’aria di Palermo, esonerandolo dopo un mese e mezzo di lavoro e costringendolo al ruolo di disoccupato. Ma ora Stefano Pioli ha un nuovo incarico e proprio domani pomeriggio si ritroverà ad affrontare il suo recente passato, visto che il suo Bologna farà visita ai rosanero. Vendette da consumare? Il tecnico rossoblu giura di no:
Non ho nessuna rivincita da prendermi. Non c’è nulla di personale. Nel mio breve periodo a Palermo tra entrate uscite sono cambiati 30 giocatori, serviva tempo. Punto e fine, per me ora conta solo il Bologna, s’è chiusa una porta e s’è aperto un portone.
E si aperto davvero un portone, considerando che Pioli è divenuto una sorte di eroe nella città felsinea, avendo portato a casa 9 punti in sole 4 partite e contribuendo in maniera determinante alla risalita del Bologna. Secondo il vulcanico presidente dei siciliani, Pioli è stato solo fortunato, ma il tecnico non si scompone e controbatte:
Non credo che 9 punti in 4 partite possano dipendere solo dalla buona sorte. Mi auguro che a Palermo continuino a pensare che sono fortunato anche dopo la partita.
Per lui sarebbe davvero una bella rivincita, dopo l’esonero arrivato all’indomani dell’eliminazione dall’Europa League contro il Thun. Pioli non vuole parlare del passato e dei motivi che hanno portato alla sua cacciata, ma vuole comunque precisare che
Se un allenatore viene esonerato dopo 50 giorni senza nemmeno iniziare il campionato, allora il problema non è suo, ma di qualcun altro.
Zamparini è servito e nell’anticipo di domani potrò verificare se la decisione di esonerare il tecnico è stata giusta o sbagliata. Intanto Pioli parte per Palermo con le idee chiare:
Il tridente Ramirez-Acquafresca-Di Vaio può reggere anche col Palermo, abbiamo le qualità per portare a casa il risultato.
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