Semifinale di andata di Champions League, si gioca all’Allianz Arena.
Una coreografia come quella pensata dai tifosi bavaresi – a coinvolgere tutto lo stadio in un trittico di colori bianco, rosso e blu – in pochi avevano avuto la fortuna di vederla e la capacità di farla. Le cose in grande. Una spinta propulsiva importante a salutare quella che, da molti, è stata considerata solo “l’altra semifinale”. Eppure, il Lione ha mostrato sul campo di poterci stare, tra le prime quattro d’Europa. Il Bayern, certo, l’ha preso per mano Robben. Ancora una volta. Più forte, l’olandese, di un passato recente nel quale era stato messo in discussione in maniera significativa: chi se l’è dimenticato che il Real Madrid, pur di darlo via, l’ha svalutato di una ventina di milioni? Decide ancora lui, con una rete dalla lunga distanza che al 24′ della ripresa ripaga l’Allianz Arena di tante grida ininterrotte. In mezzo, i rossi a Ribery e Toulalan che hanno costretto le due squadre a chiudere in dieci uomini. In Francia sarà battaglia, vero, ma i tedeschi hanno ampiamente mostrato di poter sostenere nel migliore dei modi ogni trasferta (Vedi Firenze, vedi Manchester).
IL TABELLINO
Bayern Monaco-Lione 1-0
Rete: 24′ s.t. Robben
BAYERN MONACO (4-4-2): Butt; Lahm, Demichelis, Van Buyten, Contento; Robben (85′ Altintop), Schweinsteiger, Pranjic (63′ Gomez), Ribery; Olic (46′ Tymoshchuk) Muller. A disposizione: Rensing, Gorlitz, Alaba, Klose. All. Van Gaal.
LIONE (4-3-3): Lloris; Réveillére, Cris, Toulalan, Cissokho; Gonalons, Kallstrom; Ederson (70′ Bastos), Pjanic (56′ Makoun), Delgado (77′ Govou); Lisandro. A disposizione: Vercoutre, Gassama, Anderson, Gomis. All. Puel.
Arbitro: Rosetti
Ammoniti: Bastos
Espulsi: Ribery (B), Toulalan per doppia ammonizione(L)
AHI AHI FRANK. 4-4-2 per i padroni di casa, che si affidano all’estro di Ribery e ai guizzi di Olic e Muller. Il 4-3-3 dei galletti ha quale terminale ultimo quel satanasso che è Lisandro Lopez.