Marcello Lippi soddisfatto a metà

L’Italia c’è! Si, è vero, le occasioni da rete sono state davvero poche, ma alla fine della fiera possiamo brindare al bel gioco dell’Italia, anche se a tratti. La condizione fisica, poi, è nettamente in crescita rispetto alle amichevoli premondiali e non possiamo far altro che dar ragione a Lippi, quando predicava pazienza. Ed è lo stesso tecnico italiano ad analizzare la gara con il Paraguay, dopo un pareggio che ci va fin troppo stretto:

Siamo solo all’inizio, l’Italia c’è. Se qualcuno aveva dubbi avete visto che l’Italia c’è di testa, gambe e di cuore: unico rammarico è che non abbiamo vinto, lo avremmo meritato.

Italia – Paraguay 1 – 1 – Mondiali 2010

Comincia tutto sommato bene il Mondiale dell’Italia. La gara più difficile del girone, quella contro il Paraguay, si conclude sull’1-1 che ai punti premia gli azzurri. Alla fine portiamo a casa soltanto un misero punto, ma la prestazione degli uomini di Lippi lascia ben sperare per il proseguio del torneo.

Le preoccupazioni restano due, una la si sapeva già, e cioè la difesa, troppo incerta, come ha dimostrato la rete del vantaggio dei sudamericani; l’altra sono le condizioni di Buffon, uscito durante l’intervallo per un problema, molto probabilmente fisico, che però ancora non si conosce.

Olanda – Danimarca 2 – 0 – Mondiali 2010

Si aspettavano tanto spettacolo da questa partita, ed i tifosi non sono rimasti delusi. Olanda-Danimarca sembra giocarsi due volte, con un primo tempo orribile ed un secondo ad alto livello di spettacolo. La tattica dei danesi è semplice: limitare i danni contro l’Olanda, magari strappando un punto, per poi guadagnare la qualificazione nelle prossime due partite.

Gli oranje invece non ci stanno, e vogliono confermare il punteggio pieno nel girone di qualificazione anche qui al Mondiale. Il primo tempo rispecchia i valori in campo, con gli uomini di Van Marwijk che dominano e i danesi che tentano qualche sortita in contropiede, senza mai rendersi pericolosi.

Giovinco: l’Udinese supera il Parma

 Tutti pazzi per Sebastian Giovinco. Dopo il Bari, già rifiutato dal giocatore, e la Sampdoria, ora anche Udinese e Parma si sono buttate sul fantasista. Qualche settimana fa Giovinco è stato accostato alla società blucerchiata nell’ambito dell’affare Pazzini-Juventus.

Negli ultimi giorni la dirigenza friulana e parmigiana hanno fatto più di un sondaggio per il calciatore, che ha già dichiarato di voler andare via da Torino. Dieci giorni fa il presidente gialloblu, Tommaso Ghirardi, ha confermato l’interesse per l’ex Empoli. L’Udinese, però, è in vantaggio per acquistare Giovinco, visti i buoni uffici della famiglia Pozzo con la dirigenza della Juventus.

Manchester United-Raul: bandiera blanca in red?

 Si aprono interessanti scenari sull’asse Spagna-Inghilterra. Questa mattina sono circolate due voci di mercato sulle due squadre di Manchester che vogliono portare in Premier League due giocatori della Liga. Lo United è interessato a Raul, mentre il City punta su Dani Alves.

Manchester United-Raul:

Alex Ferguson starebbe pensando all’acquisto della bandiera del Real Madrid, secondo molti un pianta grane nello spogliatoio dei blancos. Raul non è più l’intoccabile di qualche anno fa e l’idea di una nuova avventura potrebbe affascinarlo non poco. Molto dipenderà dal colloquio che il giocatore avrà col neo tecnico Mourinho.

Bojinov-Genoa, Pellissier-Sampdoria: nuovi attaccanti sotto la Lanterna?

 Genoa e Sampdoria vogliono rifarsi il look. I dirigenti delle due squadre liguri sono rispettivamente sulle tracce di Valeri Bojinov e Sergio Pellissier.

Valeri Bojinov:

L’attaccante di proprietà del Manchester City è il nuovo obiettivo della società di Preziosi, che stravede per il bulgaro. Il costo dell’operazione non dovrebbe essere troppo oneroso, visto che il giocatore si libererà fra un anno a parametro zero. Secondo il Corriere dello Sport i rossoblu avrebbero già bloccato il bomber, che quest’anno ha contribuito alla tranquilla salvezza del Parma.

Inter: Palombo l’alternativa a Mascherano. Juventus-Ledesma: ritorno di fiamma

 Inter e Juventus si stanno muovendo per completare la zona nevralgica del campo. Gli operatori di mercato delle due squadre vogliono acquistare subito i calciatori per dare la possibilità ai nuovi allenatori, Benitez e Delneri, di farli integrare nel loro gioco.

Inter-Palombo:

L’alternativa a Javier Mascherano ha un nome e un cognome: Angelo Palombo. Il capitano della Sampdoria, che ha conquistato un posto nei 23 di Lippi per il Mondiale, è il nuovo oggetto del desiderio di Marca Branca. Il dirigente nerazzurro prima deve parlare con Benitez per capire se il centrocampista può essere l’uomo giusto per il centrocampo che ha in mente il mister spagnolo.

Mondiale 2010, tocca all’Italia Campione del Mondo

Si ricomincia da qui, da quella Coppa del Mondo sollevata da Capitan Cannavaro sotto il cielo di Berlino, da quell’abbraccio che ha unito più di 60 milioni di cuori (solo per restare entro i confini nazionali), facendoli brindare al quarto titolo mondiale dell’Italia.

Da allora sono trascorsi 4 lunghi anni, che hanno visto avvicendamenti clamorosi sulla panchina azzurra, con Lippi dimissionario all’indomani della conquista del titolo e Donadoni chiamato a traghettare la squadra in attesa del grande ritorno del viareggino. In mezzo un Europeo non esaltante per i colori azzurri, costretti a cedere il passo alle Furie Rosse alla lotteria dei rigori dei quarti di finale, gli stessi rigori che solo due anni prima ci facevano vivere uno dei sogni più belli.

Brescia in serie A, Torino k.o. In gol Possanzini, Caracciolo e Arma

Il Brescia in serie A. La finale di ritorno dei play off di serie B – disputata al Rigamonti – ha decretato la promozione nella massima categoria della squadra di Iachini che, dopo 90′ di agonismo intenso, è riuscita ad avere la meglio di un Torino nervoso, sciupone e distratto. Si partiva con il pari dell’andata: tanta manna per le Rondinelle, a cui bastava bissare il punteggio per conseguire l’obiettivo. In realtà, Possanzini e compagni hanno fatto anche meglio, aggiudicandosi la gara di ritorno e lasciandosi cullare – a fine partita – dall’abbraccio ideale di un pubblico da “tutto esaurito”. E’ stata la finale che ci si aspetta puntualmente: tattica, pressing e fraseggi a rimpolpare una tensione evidente (ci si sono messe, in tal senso, anche le eccessive esasperazioni della vigilia).