Sudafrica – Uruguay 0 – 3 – Mondiali 2010

Forlan taglia le speranze del Sudafrica di continuare il suo Mondiale. Nella prima partita della seconda giornata una prestazione da incorniciare dell’attaccante dell’Atletico Madrid riduce enormemente le possibilità per la squadra padrona di casa di raggiungere gli ottavi. Tabarez sceglie le tre punte, facendo esordire l’attaccante del Palermo Cavani dal primo minuto, mentre Parreira schiera la stessa squadra che 5 giorni fa aveva pareggiato contro il Messico.

Spagna – Svizzera 0-1 – Mondiali 2010

Cade la prima testa di serie del Mondiale sudafricano, una delle maggiori candidate alla vittoria finale, campione d’Europa in carica e piena zeppa di giovani talenti. La Spagna si conferma squadra bella e perdente almeno in questo debutto mondiale, andando a sbattere contro una Svizzera ordinata, che non le ha permesso quasi mai di fare il suo gioco spettacolare.

In realtà la manovra è stata quasi sempre nelle mani (o meglio tra i piedi) delle Furie Rosse, che però riuscivano raramente a mettere l’uomo davanti alla porta avversaria, accontentandosi spesso del possesso palla. E dire che Vicente Del Bosque credeva così tanto nella vittoria che si era concesso il lusso di lasciar fuori pezzi da novanta come Torres, Fabregas e Pedro, sebbene nella nazionale spagnola non si possa parlare di titolari e riserve.

Real Madrid: 130 milioni per vestire di bianco Rooney e Gerrard

 Rooney-Gerrard-Real Madrid. Un triangolo che potrebbe chiudersi grazie ai 130 milioni di euro che Florentino Perez ha stanziato per i due giocatori che militano rispettivamente nel Manchester United e nel Liverpool.

Rooney:

La dirigenza madrilista è pronta offrire 95 milioni di euro per strappare il bomber ad Alex Ferguson. Qui si aprono due strade: una che vuole l’inglese in merengues e l’altra che punta dritto alla permanenza in red.

I problemi economici del Manchester United potrebbero spalancare le porte al passaggio di Rooney alla corte di Josè Mourinho, che lo accoglierebbe a braccia aperte, ma c’è da considerare la reazione di un ambiente, che già lo scorso anno ha dovuto salutare un altro idolo: Cristiano Ronaldo passato proprio in camiseta blanca.

Brasile – Corea del Nord 2-1 – Mondiali 2010

Brasile – Corea del Nord, ovvero 5 coppe del mondo contro un paio di partecipazioni alla fase finale della kermesse più importante a livello di nazionale. Troppo il divario tra i superpagati giocatori della Selaçao e gli sconosciuti nordcoreani, arrivati in Sudafrica non si sa per quale incrocio della sorte e destinati a rappresentare la cenerentola tra le cenerentole.

Ma il campo questa sera ha raccontato un’altra storia, quella di una squadra – il Brasile – che cercava di imporre il proprio gioco, non riuscendo mai ad impensierire il portiere avversario, che concludeva il primo tempo con i guanti immacolati. Il campo ha raccontato la storia di una Corea del Nord che ha giocato senza timori reverenziali verso i verdeoro, sebbene il divario tecnico tra le due compagini fosse palese sin dalle prime battute di gioco.

L’esultanza di Radio Padania al gol del Paraguay (audio)

Sono italiana, me ne vanto e mi vergogno di fronte all’imbecillità (perché solo così si può definire) di alcuni miei connazionali. Mi scuseranno gli affezionati lettori di Calciopro, alcuni dei quali magari avranno dato la propria preferenza al Carroccio in sede di votazione, ma anticipo sin da ora che non è mia intenzione trasformare questo articolo in una tribuna politica.

Il mio disgusto nasce dalla radiocronaca di Italia-Paraguay andata in onda ieri sera dalle onde di Radio Padania Libera, durante la quale lo speaker di turno si è esibito in un tifo anti-azzurro senza precedenti. Alla rete del Paraguay il picco dell’esultanza, con tanto di ringraziamenti a Cannavaro per aver concesso all’avversario di colpire di testa. La notizia era giunta alle mie orecchie sin da ieri sera, ma solo oggi ho avuto modo di ascoltare la registrazione e non immaginavo certo che si potesse arrivare a tanto.

Italia, bocciato il 4-3-3, si riparte dalle buone cose viste contro il Paraguay

Alla vigilia della gara di ieri c’era un po’ d’apprensione. Lippi ancora non aveva chiara in testa la formazione che sarebbe scesa in campo, c’erano preoccupazioni sullo stato di salute di molti giocatori e soprattutto per la difesa, dato che i due centrali erano gli stessi che nella Juventus quest’anno hanno subito un numero impressionante di gol, e gli esterni erano uno che non giocava mai da titolare nel suo club (Zambrotta) ed un altro all’esordio (Criscito).

In effetti le preoccupazioni si sono rivelate realtà, dato che la difesa non è sembrata molto sicura e la formazione in campo è cambiata più volte. Ma da controaltare fa una prestazione ottimale di tutta la squadra, che ha schiacciato il Paraguay, avversario d’alto livello, nella sua metà campo per tutta la partita.

Il Paraguay ha dominato il girone di qualificazione sudamericano, vincendo anche contro Brasile e Argentina, e per questo ci si aspettava di più dalla squadra di Martino, ma probabilmente è grazie al pressing asfissiante degli azzurri che i biancorossi non hanno quasi mai superato il centrocampo.