Ronaldinho contende il titolo di Gordo a Ronaldo

Forse avrà esagerato con i festeggiamenti dopo l’eliminazione del Brasile di Dunga che non l’aveva convocato, ma il fuoriclasse del Milan Ronaldinho pare tutto tranne che in forma. In questi giorni Dinho è in vacanza sulle bellissime spiagge di Rio de Janeiro dove si dice stia dando spettacolo a colpi di beach soccer, ma dalle immagini impietose che arrivano da Oltreoceano pare proprio che sia lontanissimo dalla forma professionale, tanto che i tabloid inglesi l’hanno subito ribattezzato Rotun-Dinho.

Tra un bagno e un palleggio, Ronaldinho ha mostrato una pancetta che, seppur non arriva alla forma davvero imbarazzante del Gordo Ronaldo, almeno le si avvicina. Certo, è vero che prima dell’inizio del campionato in ritiro i calciatori vengono sottoposti a diete ferree e ad allenamenti distruttivi, ma almeno per ora non sembra in grado di disputare nemmeno un’amichevole.

Bruno ha ordinato di ammazzare e fare a pezzi l’amante

Dal Brasile giungono novità sulla vicenda che vede coinvolto il portiere del Flamengo Bruno Fernandes de Souza, sospettato di aver ucciso una modella con cui aveva avuto una relazione ed anche un figlio. A quanto pare la ragazza non era la sua ex fidanzata, ma secondo la stessa ammissione del calciatore, sposato con due figli, è stata solo una relazione fugace di una notte in cui malauguratamente si è rotto il preservativo, e per questo è nato il figlio illegittimo

Secondo la versione della ragazza, diffusa poco prima di sparire, i due erano invece amanti, e quando la donna ha scoperto di essere incinta ha voluto tenere il bambino perché innamorata dell’uomo e intenzionata a fargli riconoscere la paternità. Ma la storia è andata in maniera diversa da quanto previsto.

Spagna-Germania 1-0 – Video e gallery – Mondiali 2010

Spagna-Germania non era solo la sfida che avrebbe deciso la seconda finalista della kermesse mondiale, ma rappresentava anche il confronto a distanza tra David Villa e Miroslav Klose, rispettivamente a quota 5 e 4 nella classifica marcatori. Entrambi speravano di rimpinguare il proprio bottino per fare un passo decisivo verso il titolo di capocannoniere del mondiale, contribuendo al tempo stesso al passaggio del turno della propria nazionale.

Ma alla fine è toccato ad un difensore mettere il sigillo sulla gara, ad uno che con la maglia della nazionale finora aveva segnato la miseria di 2 reti in 83 partite. Carles Puyol ha regalato alla Spagna il più bello dei sogni ed ora le Furie Rosse sperano di sollevare il secondo trofeo nel giro di due anni, dopo aver portato a casa l’Europeo del 2008. Alla Germania non resta che accontentarsi della soddisfazione di aver battuto Inghilterra ed Argentina e la possibilità di giocare la finale per il terzo e quarto posto contro l’Uruguay. A voi il video della rete di Puyol e la gallery della serata.

Spagna – Germania 1-0 – Mondiali 2010

La Spagna batte la Germania e guadagna la finalissima del mondiale, la prima della sua storia. Il risultato è lo stesso con il quale le Furie rosse ebbero la meglio sui tedeschi nella finale dell’Europeo del 2008, sebbene questa volta la Germania si fosse presentata all’appuntamento con più convinzione di quanta non ne avesse un paio di anni fa. La gara si apriva con una novità per parte nelle formazioni iniziali, con Loew costretto a rinunciare a Muller (squalificato e sostituito da Trochowski) e Del Bosque che decideva di escludere Torres dall’undici iniziale per far posto a Pedro.

Fin dalle prime battute si capiva che sarebbe stata la Spagna a guidare le danze, con un possesso palla continuo, che però portava pochi pericoli verso la porta difesa da Neuer. Villa ci provava al minuto numero 7, ma il portierone tedesco riusciva a far scudo e ad allontanare il pericolo.

Semifinale Mondiali 2010: Spagna e Germania a caccia degli oranje

Sin dall’inizio della kermesse mondiale, Spagna e Germania erano inserite nella lista delle favorite per la vittoria finale, ma il destino ha voluto che si incontrassero nel penultimo atto, quello che deciderà chi tra le due incontrerà l’Olanda nella finalissima di domenica. L’ultimo incontro con dei punti in palio tra tedeschi e spagnoli era andato in scena agli Europei del 2008, proprio nella gara conclusiva ed in quell’occasione erano state le Furie Rosse a prevalere, grazie al gol di Torres, che permise ai suoi di sollevare il secondo trofeo continentale.

Cosa è rimasto di quelle due compagini? La Spagna ha cambiato allenatore, ma ha continuato a puntare sui giovani, su una generazione di talenti che sta facendo la fortuna di diversi club in patria ed in giro per l’Europa. La Germania ha invece intrapreso la via del rinnovamento ed in quanto a giovani leve ha poco da invidiare alla maggior parte delle squadre europee.

Benzema: il Manchester United torna a sperare

 Benzema e il Manchester United, due stade che si sarebbero potute incrociare già nella scorsa stagione, ma poi il “solito” Real Madrid la spuntò grazie ai 40 milioni offerti al Lione. Avrebbe dovuto raccogliere l’eredità di Van Nilsterooy e invece Benzema non ha rispettato le attese.

L’anno passato, infatti, l’attaccante francese non ha certo incantato il Bernabeu. In più di un’occasione Pellegrini gli ha preferito Higuain, relegandolo spesso in panchina.

Podolski-Juventus: ritorno di fiamma

 Podolski è tornato di moda in casa Juventus. Dopo la trattativa di due stagioni fa, la dirigenza bianconera si è nuovamente interessata al nazionale tedesco.

Il giocatore per bocca del suo procuratore ha fatto sapere di voler rimanere a Colonia, ma dalla Germania fanno trapelare che di fronte a un’offerta della Vecchia Signora la situazione potrebbe cambiare.

Esoneri mondiali: 10 allenatori cacciati e 3 in bilico, la dura vita del ct

Tra i tanti record di questo Mondiale, potrebbe aggiungersi anche quello degli allenatori esonerati. Ancora il torneo non è finito, ma tra le 28 squadre già eliminate sono 10 i ct che hanno perso la panchina e 4 sono ancora nel limbo. Con l’auto-esonero di Maradona infatti le panchine che cambiano diventano un po’ troppe, se consideriamo che nelle altre edizioni le sconfitte venivano prese con più filosofia e ai commissari tecnici veniva data la possibilità di riprovarci.

Ma la cattiva aria poteva già essere respirata prima dell’inizio del Mondiale, dato che i primi due a saltare sono stati Lippi e Domenech ancor prima di disputare la prima gara. I ct di Italia e Francia erano ormai “alla frutta” da un po’, tanto che si conosce il nome dei loro sostituti già da un mese. Discorso simile per Otto Rehhagel, il quale ha concluso un ciclo di quasi 10 anni con la sua Grecia, il quale però si è dimesso solo dopo l’ultima partita.