Adidas presenta Jo’bulani, il pallone della finale (fotogallery)

Per 62 partite, più quella di stasera per la finale 3/4 posto, il Mondiale si è svolto con l’ormai famoso Jabulani, il nuovo leggerissimo pallone dell’Adidas che ha fatto impazzire i portieri delle nazionali. Per la finale però la multinazionale sportiva ha deciso di produrre un pallone tutto nuovo, con le caratteristiche tecniche dello Jabulani, ma completamente dorato. In onore della città in cui si terrà l’ultima partita del Mondiale, Johannesburg, il pallone verrà rinominato Jo’bulani.

L’Adidas ne ha prodotti 60, distribuiti alle due squadre per gli allenamenti. Si tratta di palloni personalizzati, marchiati con il nome delle due nazionali che si disputeranno il titolo di campione del mondo. Dei pezzi quasi unici che molto probabilmente alla fine del torneo verranno messi all’asta per beneficienza, come spesso accaduto con molti dei prodotti Adidas in questo Mondiale. Di seguito la fotogallery.

Pallone d’oro Mondiale: i 10 candidati

Questa sera ci sarà la finale per il terzo e quarto posto, mentre domani la finale più importante, quella che deciderà la nazionale campione del mondo. Nel frattempo 10 giocatori hanno già ottenuto la prima soddisfazione: sono stati inseriti nell’elenco dei candidati all’Adidas Golden Ball, il premio per il miglior calciatore del torneo.

Nell’elenco, oltre ai nomi piuttosto scontati come lo spagnolo David Villa, il quale è in compagnia dei compagni Xavi e Iniesta, gli olandesi Sneijder e Robben o l’uruguaiano Forlan, cioè i veri eroi di questo Mondiale, compaiono nomi che davvero non ci aspettavamo. Primo fra tutti quello di Lionel Messi. La Pulce è senza dubbio uno dei migliori calciatori al mondo, ma in questo torneo ha deluso le aspettative. Non ha segnato nemmeno un gol, non ha mai fatto nessuna delle giocate che tutto il mondo conosce, non è mai stato decisivo, ed in più la sua Argentina è uscita malamente con un sonoro 4-0. Una scelta davvero discutibile.

Inter-Mascherano: si può chiudere a 36 milioni

La trattativa tra Inter e Liverpool per il passaggio di Mascherano fa un ulteriore passo in avanti, che se in un primo momento può sembrare negativo, ma in realtà è molto meglio di quanto si possa pensare. La squadra inglese inizialmente non voleva mollare il suo gioiellino, visto che ormai Torres ha perso il suo appeal e solo il Chelsea è disponibile a sborsare laute cifre per un calciatore evidentemente poco affidabile dal punto di vista fisico, e per questo motivo l’unico asso voleva giocarselo bene.

Il Barcellona ha un po’ raffreddato il suo interesse, ma siccome i Reds hanno bisogno di soldi per rientrare nei debiti, devono vendere, e per questo hanno aperto all’Inter, chiedendo 36 milioni di euro. Sembrano tanti perché fino a qualche settimana fa sembrava che i nerazzurri fossero disposti a pagarne solo 25, ma il fatto che la dirigenza britannica abbia fissato un prezzo fa ben sperare.

Mazzarri difende Lippi

L’Italia è uscita a testa bassa dal mondiale sudafricano ed ancora non si spengono le polemiche intorno all’operato di Marcello Lippi. Tutti contro il tecnico viareggino, reo di non aver

Roma-Unicredit, arrivata la firma

Dopo diverse ore, molte più del previsto, la trattativa si è conclusa, Rosella Sensi ed i rappresentanti dell’Unicredit hanno firmato: da oggi l’As Roma non è più di proprietà della

Arbitri: Rosetti lascia dopo l’errore mondiale

A meno di due settimane dalla figuraccia mondiale durante Argentina-Messico (gol convalidato a Tevez in evidente fuorigioco), Roberto Rosetti, miglior arbitro italiano, l’unico dei nostri fischietti ad essere selezionato per la kermesse sudafricana, lascia il campo e si accomoda dietro ad una scrivania. Nella prossima stagione l’arbitro torinese sarà vicecommissario per la Serie B, affiancando Stefano Braschi per la Serie A, Stefano Farina per la Lega Pro e Tarcisio Serena per la Lega Nazionale Dilettanti. Questo il commento di Nicchi, numero uno dell’Aia, alla decisione di Rosetti:

Dopo l’errore al Mondiale, ho sentito Roberto e gli ho detto di prendersi due settimane di riposo per poi tornare pronto come prima per intraprendere qualsiasi ruolo. Lui mi ha detto che era pronto a tutto, sia a continuare che a intraprendere una strada nuova. Allora glielo abbiamo proposto e sono molto contento di ciò. Ha scelto di partire da un ruolo importante, ma non di primissimo piano.