Un terzo tempo tra fischi e polemiche

Riscrittura delle regole nel pianeta calcio con l’introduzione di quel terzo tempo che tanto ha fatto discutere recentemente. In realtà, non è una regola vera e propria: ognuno può regolarsi come vuole e decidere di andar via senza stringere la mano a quell’avversario che magari durante la gara si è comportato in modo poco corretto. Il rischio maggiore che si può correre in quel caso è di essere considerato “poco sportivo”, con allegata figuraccia davanti al pubblico.
Finora solo parole e la curiosità di vedere come si sarebbero comportate le varie squadre alla ripresa del campionato dopo la pausa natalizia. E finalmente eccoci qui a commentare i dopopartita “amichevoli” sui vari campi.
Si comincia dai due anticipi di sabato, caratterizzati da non poche polemiche con l’espulsione di Ulivieri ad Empoli ed il rigore assegnato al 90° alla Juventus in quel di Catania, che le ha permesso di raggiungere un pari insperato. In questo clima che senso può avere il terzo tempo? Beh, i calciatori si sono ugualmente stretti la mano, ma immaginiamo la rabbia di chi ha cullato fino alla fine il sogno di una vittoria. Fischi a non finire ovviamente, ad accompagnare un cerimoniale che almeno la metà dei protagonisti avrebbe evitato volentieri.

Serie A, 18° giornata: risultati e commenti

 

Ritorna finalmente il campionato, ma il 2008 ricomincia senza troppe sorprese, almeno nelle parti alte della classifica. Dopo i due pareggi per 1-1 che hanno contrassegnato gli anticipi di sabato tra Empoli e Reggina e tra Catania e Juventus, il pomeriggio domenicale verte all’insegna della vittoria e non tiene conto del fattore campo.

 

La solita schiacciasassi Inter va a vincere a Siena per 3-2, grazie ancora una volta ad uno strabiliante Ibrahimovic, che prima apre le danze su rigore e poi chiude virtualmente la gara con il goal del 3-1. In mezzo a questi, il pareggio di Frick (autogoal di Cordoba) e il 2-1 di Cambiasso; inutile il goal finale di Forestieri. Tiene il passo la Roma, che sotto di una rete a Bergamo grazie ad un’intuizione di Ferreira Pinto, reagisce rabbiosamente e ribalta il risultato già nel primo tempo grazie ad una punizione di Totti ed un gran goal di Mancini; inutile il forcing nelle ripresa della squadra orobica, i giallorossi rimangono a -7 dalla vetta.

Disastro Tiago

Avviso a tutti i Fantallenatori, se avete in squadra Tiago, vendetelo! Il fantasista portoghese, arrivato tra gli squilli di tromba quest’estate alla corte di Ranieri, si è rivelato uno degli acquisti più sbagliati della storia dei bianconeri. Il consiglio di venderlo ha due motivazioni: primo, il centrocampista non rientra nei piani dell’allenatore che, nonostante ogni partita provi a farlo giocare, non riesce mai a trovare la posizione, e lo sostituisce sempre nel secondo tempo; e secondo perchè si fanno già i nomi di Lione, Monaco, e qualche altro club spagnolo che desidererebbero comprarlo. L’unico ostacolo è rappresentato dalla richiesta del club (circa 14 milioni di euro), considerata troppo alta da qualsiasi pretendente. Ma probabilmente dopo la brutta figura di ieri sera, il prezzo si abbasserà.

Zinedine Zidane e la voglia di tornare

L’ultima immagine che abbiamo di lui è quella che lo ritrae mentre passa vicino alla Coppa del Mondo, in quel di Berlino. Zidane china la testa e passa oltre, quasi a salutare un sogno cullato a lungo. Materazzi a terra dolorante, l’arbitro accerchiato dai giocatori, il pubblico che fischia e che non riesce a spiegarsi come mai quel campione possa essersi macchiato di una colpa così grande.

L’Italia alzerà la sua Coppa nella notte dell’Olympiastadion , mentre molti ancora oggi si chiedono che cosa sarebbe cambiato se Zizou non avesse lasciato anzitempo il terreno di gioco. Fantacalcio, discorsi privi di logica, perché la storia non si fa con i “ma” e con i “se”, ma certo lui avrebbe sperato di concludere in modo diverso la sua carriera di calciatore.

Una vita sui campi ad incantare il pubblico con mirabolanti giochi di prestigio, dagli esordi nel Bordeaux alle grandi vetrine internazionali che gli offrirono prima la Juventus e poi il Real. Palmares ricco per il trasalpino che può vantare la conquista di tre campionati (due in Italia ed uno in Spagna), due Supercoppe Spagnole ed una Supercppa Italiana, un Campionato del Mondo, un Campionato d’Europa e due Confederation Cup, oltre ai riconoscimenti a livello individuale (tre Fifa World Player ed un Pallone d’Oro).

Gli italiani all’estero e la nostalgia di casa

Per anni il campionato italiano è stato considerato il più bello del mondo, tanto che, per capire se un giocatore era forte o meno, bisognava testarlo sui nostri verdi campi. Di italiani all’estero nemmeno l’ombra, se si esclude qualche rara apparizione di calciatori a fine carriera, attirati dagli ingaggi stratosferici (vedi Chinaglia e Bettega negli anni ’80).

Poi il mercato cominciò ad allargarsi ed era sempre più facile vedere i nostri eroi vestire maglie di squadre straniere: da Vialli a Zola, da Panucci a Vieri, da Ravanelli a Carboni, la lista di italiani emigrati all’estero è infinitamente lunga. Evidentemente la nostalgia di casa si sente meno quando il portafogli è colmo e le squadre straniere sono molto più disposte ad investire per assicurarsi i campioni nostrani.

Nel 2006 la Spagna riuscì a sottrarci persino due campioni del mondo del calibro di Cannavaro e Zambrotta, per niente allettati dall’idea di scendere in B con la Juventus. Esperienze più o meno fortunate nelle squadre (Real e Barcellona) più blasonate della penisola iberica, ma nel cuore sempre il Bel Paese e la voglia di tornare, dimostrata con continue dichiarazione d’amore verso il nostro campionato.

My Football Club: 50 euro per comprare una squadra di calcio!

Stanchi di arrabbiarvi per le sorti della vostra squadra? Inviperiti contro il Presidente che non apre i lacci della borsa per comprare rinforzi? Siete tra quelli che pensano “Se fossi io l’allenatore…”? Ho un consiglio per voi: comprate una squadra di calcio e gestitela come meglio credete.

E qui la maggior parte di voi cliccherà sul tasto “indietro” per cambiar pagina, ma chi avrà la bontà e la pazienza di continuare a leggere, scoprirà che non servono i miliardi di Moratti e Berlusconi per poter essere presidenti e allenatori di un club.

L’idea iniziale è di un inglese, tifoso del Fulham, stanco di vedere la sua squadra navigare nelle zone basse della classifica a causa dei guai finanziari, tanto da lanciare un’iniziativa via web, per rilevare le quote della società: 35 sterline a testa per salvare la squadra del cuore dal fallimento.

18^ giornata: i nostri Fantaconsigli

Prima giornata di campionato dopo l’abbuffata Natalizia. Il mercato riparazioni è cominciato da 12 giorni, e già si vedono i primi risultati. Tra i tanti acquisti avvenuti nelle ultime ore, saranno pochi quelli che esordiranno sin dal primo minuto. Pochissimi, immaginiamo, quelli su cui i Fantallenatori avranno deciso di puntare sin da ora.

Gianluca Pessotto: un nuovo debutto

Finalmente si ricomincia, con la consapevolezza di chi sa che si può rinascere a nuova vita dopo un incubo durato più di un anno.

Sabato 12 gennaio 2008: una data che resterà stampata nella mente di Gianluca Pessotto che inizia oggi la sua nuova avventura all’interno dello staff juventino con la carica di team manager. In pochi ci avevano creduto guardando i servizi sui telegiornali di un anno e mezzo fa che mostravano le immagini della sede bianconera, dove Gianluca aveva tentato il suicidio, gettandosi dal tetto.

Si parlò molto di lui in quel periodo, con le notizie poco confortanti che arrivavano dall’ospedale e che lo davano quasi per spacciato. L’Italia intera era con lui, sebbene fossimo tutti molto presi dalla Nazionale che si apprestava a vincere il Mondiale in Germania.

Gli alti e i bassi del Fantacalcio

Pato Alexandre

Aspettando Pato. Nella trepidante attesa di appassionati di calcio ed esperti di fantacalcio, curiosi di vedere all’opera il nuovo fenomeno, cerchiamo di fare il punto della situazione a metà campionato su chi ha avuto ragione negli investimenti del gioco più fantasioso d’Italia. I dati si riferiscono alla versione del Fantacalcio della Gazzetta dello Sport, stagione 2007/08.

La curiosità sul giovane attaccante brasiliano sta tutta nel fatto che la dirigenza del Milan lo ha paragonato al neo pallone d’oro Kakà, affare per i rossoneri 4 anni fa (il brasiliano arrivò quasi a paramentro zero a gennaio), e affare soprattutto per i fantallenatori, che acquistarono questo talento in erba ad un prezzo bassissimo, e alla fine del campionato videro il proprio investimento quadruplicato.

Anche quest’anno il trequartista del Milan è uno dei giocatori più acquistati dai fantallenatori, ma il prezzo naturalmente è il più alto tra i centrocampisti. Soldi ben spesi comunque, dato il suo buon andamento (media voto 6,5 e 7 gol all’attivo).

Non si può dire la stessa cosa del secondo centrocampista più costoso di quest’anno, il torinese Rosina. Soprannominato Rosinaldo per le sue giocate spettacolari dello scorso anno, il centrocampista brevilineo non è riuscito a ripetersi quest’anno, deludendo coloro che hanno puntato su di lui, segnando solo 4 gol, e non mantenendo la media spettacolare dello scorso anno.

Thierry Henry tra rivelazioni e dichiarazioni d’amore

Mai calciatore fu rimpianto quanto lui nella Torino di fede bianconera: 11 milioni di sterline incassati con la certezza di chi sta facendo l’affare del secolo, mandando via un giocatore sovrastimato.
Era il 1999 e la Juventus si apprestava a cedere Thierry Henry all’Arsenal, solo pochi mesi dopo il suo arrivo a Torino. Qualche apparizione nella Juve di Ancelotti, dove era utilizzato prevantemente sulla fascia, ruolo che non predilige e in cui non si esprime al meglio.

L’offerta dell’Arsenal arrivò come una manna dal cielo per la società convinta di aver preso un grosso abbaglio in fase di acquisto. E il buon Henry preparò la sua valigia e partì, intenzionato a dimostrare altrove il suo talento calcistico. Questo almeno è ciò che trapelò all’epoca dei fatti.

Ora le rivelazioni del francese fanno luce su quel capitolo rimasto tristemente aperto nel cuore di chi lo ha visto giocare e vincere con altre casacche.
La Juve voleva tenerlo e lui sarebbe stato felice di restare se l’allora direttore generale della società, Luciano Moggi, non lo avesse di fatto costretto ad andar via. Non entra nei particolari Henry, ma spiega che Luciano gli mancò di rispetto e lui chiese di essere ceduto.

L’india nel pallone: speranza nel futuro

Incredibile come una tradizione calcistica radicata possa trasformarsi in poco poco più di un hobby nel giro di un secolo. Curioso poi che in un paese con un miliardo di abitanti ci siano solo dieci squadre di calcio che riducono le gare a poco più di un’esibizione in un campionato che dura cinque mesi.

Ma non è stato sempre così, anzi il calcio indiano ha radici nel diciannovesimo secolo, quando fu fondato il primo club (il Mohun Bagan) nel 1889, molto prima di blasonatissimi club europei.

Nei primi anni del secolo scorso, le squadre indiane battevano regolarmente quelle inglesi, pur giocando a piedi nudi e riuscivano ad imporsi a livello asiatico, proponendo squadre che difficilmente si lasciavano battere nelle varie coppe d’Asia. A livello di nazionale l’India può vantare persino una seminale alle Olimpiadi del 1956, quando fu battuta dall’allora Jugoslavia negli ultimi 20 minuti (chiaro, gli indiani erano abituati a giocare solo per 70 minuti!).

Diego Armando Maradona derubato!

Dopo essere stato per anni sul banco degli imputati, specie per vicende extracalcistiche, Diego Armando Maradona veste i panni di pubblico accusatore, puntando il dito contro chi gli avrebbe sottratto tutti i suoi trofei.

Ma andiamo per ordine, partendo dal primo ottobre 2003, data in cui fu inaguarato a Buenos Aires il museo itinerante a lui dedicato, con lo scopo di portare in giro per il mondo tutta una serie di cimeli calcistici di proprietà del “Pibe de Oro”.

Le tappe prefissate avrebbero dovuto essere varie città di Messico, Argentina, Germania e naturalmente Italia, dove l’esposizione è avvenuta nel gennaio del 2005 in quel di Napoli.
Pezzi pregiati all’interno della collezione, tra cui il Pallone d’Oro vinto dopo i Mondiali del 1986, la Scarpa d’Oro vinta in Europa, gli Olimpia d’oro e d’argento assegnatigli sempre nell’anno del trionfo mondiale con l’Argentina ed una serie di magliette storiche del numero 10, tra cui quella del Mondiale di Messico ’86 e quelle con cui vinse due scudetti ed una Coppa Uefa con il Napoli.

Rafael Benitez rischia l’esonero

Quello dell’allenatore non deve essere il mestiere più semplice del mondo. Certo, a giudicare dai conti in banca dei vari ct più o meno quotati, si potrebbe pensare che, in fondo, il gioco vale la candela, ma quanto è dura la vita su quella panchina!

Lo sa bene Rafael Benitez allenatore del Liverpool che potrebbe essere esonerato a causa delle magre figure rimediate in Premier League in questo inizio di stagione. Attualmente la squadra è quinta in campionato con 38 punti, a dodici lunghezze dalla capolista Arsenal e con poche speranze di recuperare il terreno perduto.

Per il futuro del tecnico sulla panchina dei Reds saranno decisive le prossime partite in Premier, a cominciare da sabato prossimo quando il Liverpool sarà ospite del Boro. A seguire due impegni in casa e poi la gara con l’Aston Villa, preceduta dal match di ritorno in FA Cup con il Luton.

Ever Banega protagonista di un video hard

Accidenti che velocità! Nemmeno il tempo di scendere dall’aereo, che già Ever Banega fa parlare di sé la Spagna intera (e non solo!). Desiderato da mezza Europa, è stato acquistato dal Valencia per 18 milioni euro e si dice pronto a confermare quanto di buono fatto con il Boca Junior.

Per ora ha dimostrato ben altro il gioiellino argentino, beccato in un video amatoriale in cui mostra il lato migliore (?) di sé e non a livello calcistico.

Maliziosi! Scommetto che state pensando ad un video sexy o qualcosa del genere. Ebbene si, stavolta avete ragione: stiamo parlando esattamente di un sex tape di 5 minuti fatto girare in rete, in cui Ever è impegnato in atti di “sesso virtuale” di fronte ad una webcam. Bel modo di presentarsi alla nuova squadra: “Piacere sono Banega. Per saperne di più visitate il sito subiteya.com“.