Il Presidente Ruggeri è ancora a rischio di vita

Il presidente dell’Atalanta, Ivan Ruggeri, è ancora in pericolo di vita. Le sue condizioni sono stazionarie, come conferma Marco Salmoiraghi, direttore sanitario degli Ospedali Uniti di Bergamo, ma la prognosi resta riservata. Il numero uno del club bergamasco era stato colpito da un malore nella tarda mattinata di mercoledì, mentre si trovava al Policlinico San Marco di Zingonia , dove è stato subito soccorso per essere poi trasferito nel più attrezzato nosocomio del bergamasco. Poche righe sul sito dei nerazzurri per spiegare la situazione:

il signor Ruggeri ha presentato una grave emorragia cerebrale ed è ricoverato nella terapia intensiva del reparto di Neurochirurgia in prognosi riservata. Ha eseguito una serie di accertamenti diagnostici che hanno evidenziato la sede dell’emorragia. Allo stato attuale necessita di un trattamento intensivo e rianimatorio prolungato.

E’ stata diagnosticata un’emorragia cerebrale e si parla di un possibile intervento chirurgico entro 7-10 giorni, ma al momento si trova in condizione di coma farmacologico.

Chi vuole la coppa Italia?

Mercoledì nero per le big d’Europa. La coppa nazionale evidentemente non è solo un peso per le squadre italiane, ma anche negli altri paesi. A farne le spese sono state questa volta il Lione in Francia, il Real in Spagna, e il Milan in Italia.

Nel campionato transalpino i campioni in carica hanno detto addio alla coppa perdendo per 1-0 in una gara secca “all’inglese” contro il Le Mans, squadra di media classifica che non avrebbe mai potuto ostacolare i Leoni di Francia in campionato, ma che hanno potuto approfittare dell’attimo di distrazione (o del poco interesse) per fare il colpaccio ed eliminare la squadra più forte della nazione. È bastato un gol di Daisuke Matsui per piegare la (sterile) resistenza dei rossoblu.

Michel Platini ce l’ha fatta: addio al G14

Forti interessi economici comuni avevano portato nel 2000 i più grandi club europei ad unirsi per fronteggiare lo strapotere dell’Uefa alle cui decisioni tutti dovevano sottostare.

L’idea era quella di una Superlega che avrebbe dovuto riunire tutti quei club che avevano abbastanza soldi da mettere a disposizione del progetto, a prescindere dalle coppe vinte e dall’importanza a livello internazionale. Ma nel calcio il più delle volte vittoria equivale a soldi e fini che le iscrizioni furono limitate solo ai club di maggior blasone.

Quattordici i club coinvolti nell’iniziativa: Manchester, Liverpool, Juventus, Milan, Inter, Marsiglia, Paris Saint Germain, Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Ajax, Psv Eindhoven, Porto, Barcellona e Real Madrid. Il primo obiettivo dell’associazione fu quello di chiedere un indennizzo per i giocatori convocati in Nazionale che, in caso di infortunio avrebbe fatto perdere fior di milioni ai presidenti dei club.

Fabio Capello tra scelte e indagini

Questa proprio non ci voleva! Nemmeno il tempo di ambientarsi nella nuova realtà che già si ritrova coinvolto in un fattaccio che rischia di mettere a dura prova la sua professionalità.

Fabio Capello non si aspettava certo di cominciare così in salita la sua nuova avventura alla guida della nazionale inglese ed ora, oltre a rispondere alla procura di Torino, dovrà dar conto della situazione anche alla FA, che su di lui ha puntato molto. L’accusa è di evasione fiscale e rischia di mettere a repentaglio la sua posizione di tecnico, visto lo spirito inglese poco propenso al perdono in merito a vicende di carattere giudiziario.

I fatti risalirebbero al periodo 2004-2006, quando Capello allenava la Juventus, e riguarderebbero alcuni proventi mai dichiarati al fisco e spostati su società estere. Non si esclude che le indagini possano allargarsi anche al periodo precedente (Milan e Roma) e a quello più recente in cui il tecnico allenava il Real Madrid, tirando fuori scheletri molto scomodi per un personaggio che si è sempre dichiarato pulito.

Lucarelli firma col Parma, Amauri conteso tra Juve e Milan

Se il primo vero colpo della sessione di mercato invernale l’ha messo a segno l’Inter con l’acquisto di Maniche, è il Parma la squadra che sembra volersi rinforzare di più.
Nel primo pomeriggio di ieri, è arrivata l’ufficialità dell’acquisto dell’ex bandiera del Livorno Cristiano Lucarelli, che da tempo aveva espresso il proprio desiderio di ritornare in Italia. Si è trattato di una trattativa complessa dato che allo Shakhtar Donetsk, dove si era trasferito la scorsa estate, Lucarelli godeva di forti benefici fiscali, tanto da percepire circa 4 milioni di euro a stagione dal club ucraino, cifra decisemante superiore al budget a disposizione del Parma. Per poter giocare con gli emiliani, Lucarelli ha dovuto quindi ridursi l’ingaggio, firmando per 3 anni e mezzo a circa 1 milione e mezzo di euro all’anno.
Ma non è il solo acquisto importante del Parma: il presidente Tommaso Ghirardi, ha infatti soffiato al Palermo la punta brasiliana Tullio De Melo, che si trovava ad un passo dalla firma con i rosanero. Non c’è ancora nulla d’ufficiale, nessuna firma, ma sembra proprio che il Parma sia in netto vantaggio per assicurarsi il centravanti del Le Mans a Giugno.

Non lo pagano, e Checa vive nello spogliatoio

Quando si dice essere attaccati alla maglia. Carlos Checa, omonimo del grande campione di motociclismo, è il difensore del Nueva Mirador, squadra di C1 spagnola, che ha deciso di andare a vivere addirittura….dentro il suo stadio. Ma qui in realtà non c’è vero attaccamento alla maglia, ma si tratta solo di una forma di protesta verso la sua società che non gli paga lo stipendio da mesi.

Totti, Papertotti e la vera storia del cucchiaio

Boom di prenotazioni nelle edicole romane (e forse non solo) per assicurarsi una copia di un Topolino che promette già di essere “da collezione”.

Ne avevamo parlato tempo fa, anticipando più o meno la storia scritta dal figlio d’arte Riccardo Secchi (figlio di Luciano, noto creatore di Alan Ford, Kriminal e Satanik) e disegnata da Stefano Turconi.

L’eroe del giorno è Francesco Totti, finito a mo’ di papero nel famoso settimanale Disney insieme all’allegra brigata di Paperino&Co. Una storia simpatica che racconta di Papertotti, il miglior papero-calciatore di Paperopoli, conteso tra Rockerduck e Zio Paperone, che lo vorrebbero acquistare per sfruttarne l’immagine. Ma Papertotti non si lascia comprare e rifiuta le offerte pur di continuare a giocare con la squadra degli amici paperi, che però non hanno abbastanza soldi per iscriversi al torneo di Paperopoli. Come fare?

Adriano : finalmente l’esordio nel Campionato Paulista

Grande attesa oggi per l’inizio del Campionato Paulista, solitamente poco seguito da questa parte del mondo, ma più che mai interessante in questo inverno, per l’esordio di una nostra vecchia conoscenza, scesa in Brasile per curare il corpo e lo spirito e rimasto poi in patria a titolo di prestito.

Stiamo parlando di Adriano che stasera scenderà in campo con la maglia numero 10 del San Paolo -impegnato in trasferta sul campo del Guaratinguetà– per dimostrare di non essere un bidone e di meritare ancora il titolo di Imperatore.
Se lo augura la dirigenza del club, che ha puntato molto sul suo arrivo, costruendogli intorno una squadra solida, rafforzata dagli arrivi di Juninho (difensore goleador, arrivato dal Botafogo) e di Joilson, laterale molto apprezzato in Brasile.

Certo sarà dura contrastare squadre come il Palmeiras, il Corinthias, il Sao Caetano e soprattutto il Santos, vincitore degli ultimi due tornei, in un campionato, quello Paulista appunto, che è il più equilibrato tra quelli statali.

Campagnolo miglior Fantaportiere

Giornata di sorprese la 18^ di campionato, per i Fantallenatori. Contrariamente ad ogni pronostico, nella top 11 entrano pochissimi big del calcio italiano. Ad essere premiati saranno sicuramente quegli allenatori che hanno avuto il coraggio di puntare sulle sorprese dei vivai italiani, destinate a dare grandi soddisfazioni in futuro.
Per la prima volta quest’anno, il portiere migliore della serie A è il reggino Campagnolo, alla sua seconda stagione da titolare, che conferma la sua fama di pararigori, neutralizzando il secondo rigore di Saudati, salvando il pareggio e meritandosi il voto finale di 8,5 della Gazzetta, che lo fa essere automaticamente il miglior portiere della giornata.

Massimo Oddo e le aste per beneficenza

Ci sono tanti modi per fare beneficenza: organizzare feste con raccolta fondi, scrivere libri (vedi le barzellette di Totti), farsi fotografare per un calendario, strappare direttamente un assegno ed altri mille modi che permettono di aiutare chi è meno fortunato.

E poi c’è chi usa la propria popolarità come garanzia di affidabilità, dedicando gran parte del suo tempo libero ad un’iniziativa non certo originale, ma parecchio redditizia.

Era l’aprile 2004 quando Massimo Oddo, difensore del Milan e della Nazionale ha deciso di raccogliere tutti i vari cimeli sportivi che aveva in casa, a mo’ di collezione personale, e di farne una sorta di mercatino su e.Bay, con tanto di asta.
Sembrava un’idea inflazionata ed invece il successo dell’iniziativa è andato sin dall’inizio oltre le migliori aspettative, tanto che in meno di quattro anni è riuscito a vendere più o meno 2500 oggetti.

Trattative nel mercato di riparazione

La 18.a giornata di serie A è servita a tutte quelle dirigenze che cercavano indicazioni sulle mosse di mercato da fare. La Roma ha finalmente potuto schierare la formazione tipo, avendo per la prima volta nella stagione l’ infermeria vuota, ed ha ritrovato un formidabile Mancini che dopo la prodezza di domenica, potrebbe restare nella capitale, almeno fino a Giugno. Anche Francesco Totti sembra essere tornato ai massimi livelli, il bolide su calcio di punizione che si è infilato in rete ne è prova la prova lampante.

Anche il Milan sorride, il trio brasiliano Kakà, Ronaldo e Pato sembra aver risolto i problemi in avanti, 5 goals al Napoli scacciano via un bel po’ di fantasmi. Dopo la superba prestazione, il presidente rossonero Silvio Berlusconi ha escluso la possibilità d’ acquistare Ronaldinho che, a suo avviso, avrebbe difficoltà a trovare un posto in questo Milan. Restano priorità assolute l’ acquisto di un portiere, si tratta ancora Sebastien Frey con la Fiorentina, e quello di un difensore: il blaugrana Gianluca Zambrotta è pronto ad andare a milano di corsa.

Celo celo manca… manca Pato nell’edizione 2007/’08

Celo celo manca! Una frase, un motto che detto in presenza dei bambini del nuovo millennio può far sorridere, ma quanta nostalgia per chi ha vissuto l’era delle figurine scambiate, collezionate, girate velocemente per leggere la prima lettera del nome o il numero. Pomeriggi interminabili a contrattare -10 figurine in cambio di una- per completare un album che difficilmente vedeva apparire all’interno tutti i volti dei protagonisti prima della fine della stagione.

Era un’altra epoca per il calcio, con i suoi ritmi lenti, con la moviola vista da una sola angolazione, con 90° minuto trasmissione cult per gli appassionati, che aspettavano trepidanti di veder apparire il faccione di Paolo Valenti e le prime immagini delle partite. Era un’altra epoca anche per le figurire, le mitiche Panini, che tanta fortuna hanno portato agli ideatori dal ’60 ad oggi.

I primi mezzobusti si attaccavano con la colla e spesso venivano colorati a mano, vista la scarsa disponibilità di foto a colori. Eppure ogni anno era boom di vendite per l’Album dei Calciatori, la cui uscita era attesa come un evento dai bambini di tutta Italia.

La giornata delle doppiette

Finalmente Pato. Dopo 6 mesi di attesa il brasiliano gioca, incanta e segna. Ma non è lui l’eroe del Fantacalcio di giornata.
Se il brasiliano sicuramente riceverà un buon voto dalla Gazzetta (aspettiamo domani per i conteggi definitivi), è un altro carioca a far strabuzzare gli occhi. Stiamo parlando del redivivo Ronaldo, che sembrava finito dopo l’ennesimo infortunio, ma che alla sua prima partita in un attacco tutto verdeoro, segna due gol, e fa impazzire il povero Domizzi, che sicuramente se lo sarà sognato stanotte.

Un’orgia romana per Cristiano Ronaldo

Anno nuovo vita vecchia per il Manchester United, che si ritrova a dover affrontare l’ennesimo scandaletto sexy.

Stavolta la pietra dello scandalo risponde al nome di Cristiano Ronaldo, non nuovo a far parlare di sé per vicende che lo coinvolgono in storie di sesso. Nel 2005 una prostituta lo denunciò per violenza sessuale, dopo una notte passata in una camera del Sanderson Hotel di Londra. Le accuse caddero, ma la macchia rimase sul nome del portoghese, che con i suoi atteggiamenti non contribuisce certo a riabilitare la sua immagine di ragazzo per bene. Quattro mesi fa è salito all’onore della cronaca rosa per aver pagato 5 prostitute con cui divertirsi in una serata di sesso sfrenato in compagnia di altri due calciatori.

Si salvò dallo scandalo del party natalizio del Manchester solo perché quella sera era in Svizzera a ritirare un premio, ma a quanto pare si è voluto rifare alla grande dei piaceri persi.
La vicenda risalirebbe alla scorsa settimana e le solite voci ben informate riferiscono che Cristiano, subito dopo la vittoria in FA Cup contro l’Aston Villa, abbia pensato bene di prendere un aereo, destinazione Roma, per dar sfogo ai suoi desideri più proibiti.