23^: Juve-Roma da tripla, derby genovese di fuoco

La prossima potrebbe essere la giornata del riscatto del Milan. La squadra di Ancelotti, falcidiata dagli infortuni, negli ultimi tempi ha alternato prove brillanti a cali improvvisi di forma. Piano piano sta recuperando gli infortunati (probabilmente Kakà tornerà dopo due settimane di stop), e forse recupererà anche due grandi punte dal passato d’oro, ma che ultimamene si erano un pò persi. A causa degli infortuni di Pato e Ronaldo, l’attacco rossonero tornerà a parlare italiano con Pippo Inzaghi e Gilardino, contro un Parma molto motivato, ma abbastanza spuntato, date le assenze sicure di Lucarelli per infortunio e Corradi per squalifica. Incertezza anche su Budan, che non ha ancora recuperato al 100% dal precedente problema fisico.
Tanti problemi anche per l’Empoli, che dovrà fare a meno dei suoi pilastri di difesa Pratali e Raggi, e del suo regista Vannucchi. Ma non se la passa bene nemmeno il Palermo, che dovrà scendere in campo senza le sue due punte titolari, entrambe squalificate.

Dino Baggio: l’ascesa, il declino e la rinascita

Parlando di Baggio il primo nome che viene in mente è quello di Roberto, sicuramente uno dei calciatori italiani più conosciuti a livello planetario, ma il calcio italiano ha visto tra i suoi protagonisti anche Dino, centrocampista con discreta attitudine al gol.

Conobbe il suo momento di gloria durante gli anni ’90, passando dal Torino alla Juventus, che lo cederà per un anno in prestito all’Inter prima di richiamarlo in casa, per farne uno dei centrocampisti più forti di quel periodo. Punto fermo della squadra bianconera e della Nazionale, subito dopo i Mondiali del ’94 (ottimi per lui, con tre gol all’attivo), passò al Parma, non senza polemiche.

Carriera in continua ascesa per lui, fino ad un episodio, che secondo i più ha contribuito a far spegnere lentamente i riflettori sul centrocampista, rilegandolo per lo più ad un ruolo di comparsa. Era il gennnaio del 2000 e in Italia imperversava lo scandalo Rolex (gli orologi regalati dalla Roma ai designatori Bergamo e Pairetto, agli arbitri ed ai guardalinee).

Il Tottenham perde 50 chili: la cura Ramos funziona!

Sette chili in sette giorni! Era quello che promettevano Pozzetto e Verdone nell’omonimo film di qualche anno fa, costringendo i malcapitati “aspiranti magri” a rinunce esagerate dal punto di vista alimentare, tanto da procurargli mancamenti e malori. Ma per dimagrire, come insegnano i nutrizionisti, non c’è bisogno di rinunciare a tutto, basta togliere dalla tavola tutti quegli alimenti che non sono utili al fabbisogno dell’individuo e che, anzi, provocano aumenti di grasso e ciccia.

Cosa c’entra tutto ciò con il pianeta calcio? Ebbene, in ogni squadra che si rispetti c’è un esperto di dieta ed alimentazione, che ha il compito preciso di consigliare agli atleti quali cibi assumere e quali no, per una forma fisica ottimale.

C’è poi chi non si limita a consigliare, ma impone ai calciatori un vero e proprio regime alimentare da seguire alla lettera, pena l’esclusione dalla squadra! E’ il caso di Juande Ramos, allenatore del Tottenham, che appena arrivato a Londra, nel mese di ottobre, non si è limitato a valutare il valore dei giocatori sul campo, ma li ha messi sulla bilancia, per verificarne il peso.

Showtime, la web tv del Milan

Fanatici di calcio? Non vi basta più seguire la vostra squadra del cuore la domenica in tv o informarvi sul sito ufficiale? Esultate allora perché da oggi potrete avere entrambi i servizi con un solo clic! Beh, in realtà non è proprio a beneficio di tutti, essendo limitato solo ai tifosi del Milan, ma di certo l’esempio sarà seguito da molti altri club, per un futuro che vede il calcio entrare sempre più prepotentemente nella nostre case.

Il Milan quindi come apripista con un progetto innovativo per rafforzare il legame con i tifosi, soprattutto quelli residenti all’estero e lontani dalla realtà quotidiana della squadra. Da questo presupposto nasce Showtime, una web tv per seguire direttamente dal computer di casa ogni momento della giornata rossonera. Il tutto ovviamente in abbonamento (avevate dei dubbi in proposito?), anche se è previsto uno spazio free per gli iscritti alla Community, con informazioni però limitate.

Se invece volete sapere tutto, ma proprio tutto, di Kakà&Co., non vi resta che aprire il portafogli e scegliere tra due diverse formule di abbonamento, Gold e Platinum ed avrete una finestra continuamente aperta sul mondo Milan.

Fifa Manager, il videogioco degli esperti

Malati di calcio di tutto il mondo, unitevi. E’ uscito il gioco che fa per voi.
Per capirci vi dò soltanto un numero: 75000. Questo è il numero di calciatori presenti in Fifa Manager 08. Senza contare quelli potenziali, che sono praticamente infiniti.
Se ancora non siete convinti, vi dò un’altra cifra: 24. Sono i campionato spagnoli che il gioco riporta, più 9 di quelli inglesi, e 10 di quelli italiani. Si arriva anche ad avere il database della 3^ categoria regionale italiana, e le primavere e le squadre dilettanti di ogni club.
E’ abbastanza?

Il gioco è, come avrete capito, manageriale, nel senso che predilige più l’aspetto logistico del calcio, che non quello pratico, di cui si occupa il cugino Fifa 08.
Voi sarete un illustre sconosciuto che si avvicina al calcio, e dovrà decidere se fare solo l’allenatore, solo il manager, o il factotum, cioè occuparsi anche di merchandising, strutture del club, e altro.

Peruzzi, l’Angelo volante del calcio italiano

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei “numeri 1” nella rubrica che ormai ci accompagna da qualche settimana. Non stupitevi se su queste pagine troverete sempre più spesso nomi di portieri italiani, perché in fondo l’Italia ha sempre sfornato dei veri e propri fenomeni nel ruolo, tanto che ultimamente dall’estero c’è stato un vero e proprio saccheggio di numeri uno.

Stavolta parliamo di Angelo Peruzzi, ritiratosi dal calcio giocato al termine della scorsa stagione, a causa dei continui infortuni che lo tormentavano da tempo e che gli impedivano di giocare un intero campionato ad alto livello. Il giorno dell’addio l’Olimpico era vestito a festa solo per lui, per omaggiare quel grande campione che in carriera ha vinto tutto e che ha dato molto a questo sport in termini di impegno, dedizione e professionalità.

Ben lo ricordano i grandi campioni che vestivano la maglia della Roma nei primi anni ottanta, quando l’Angelo volante giocava nelle giovanili, ma era chiamato di tanto in tanto a partecipare agli allenamenti della prima squadra. Era appena un adolescente eppure nessuno voleva giocargli contro, perché lui le prendeva tutte, ma proprio tutte, anche in allenamento, dando già all’epoca la misura di quanto contasse per lui il ruolo di numero uno.

SuperMario regala la sesta coppa Carnevale all’Inter

Si dice che il bello del calcio è che non sia una scienza esatta. Ma delle volte pare proprio che lo sia. Quando si hanno i fuoriclasse in squadra, prima o poi si vince. E’ la regola che segue l’Inter da un paio di anni a questa parte, non solo in campionato, ma adesso anche al torneo di Viareggio.

E’ bastato un super Balotelli per aver ragione delle altre squadre di ragazzini talentuosi, ma non poi così eccellenti. Molti sono in odore di serie A, alcuni addirittura di nazionale di categoria, ma quando hai in squadra un giocatore che segna 7 gol in 5 partite, c’è poco da competere.

Nasce IsayBlog! | start-up

E’ nato il network IsayBlog!, di cui questo contenitore fa parte. Da oggi è disponibile la nuova grafica che abbiamo in comune con gli altri “fratelli” del gruppo.

Venerdì 15 febbraio, in occasione del MiniBar Italy, in programma presso la Triennale di Milano alle ore 18.30, David Di Tivoli, uno degli ideatori di IsayBlog!, presenterà il nuovo network italiano di nanopublishing: 15 blog monotematici, dalla veste grafica curatissima, impegnati su temi di ampio interesse (tra cui molti inediti nel mondo dei blogging network come politica, medicina, risparmio energetico e lifestyle), che raggiungeranno entro il 2008 il numero di 30 unità e di 60 entro l’anno successivo.

Questo progetto di microeditoria non nasce certo dal nulla: nella sua squadra IsayBlog! annovera infatti Geekissimo, realtà stabilmente indicata tra i migliori blog italiani ed europei – 600mila visitatori a Gennaio 2008 con una media di 1,3 milioni di pagine al mese – e Dissacration, leader in materia di video-blogging, – 900mila pagine viste al mese – . Tra le nuove testate appena lanciate, significativa è la straordinaria parabola di successo di The Apple Lounge nato appena da 5 mesi e già al top nelle classifiche di settore.

La serie A diluita e gli ultimi respiri del calcio

Ormai ci siamo! Il tanto annunciato test sulla serie A diluita vedrà la luce nel giro di un mese. Ovviamente per ora si tratta solo di un tentativo, per vedere le reazioni del pubblico sia negli stadi che dal salotto di casa, ma sembra che il futuro sia quello di un vero e proprio spezzettamento del campionato più bello del mondo.

Si comincia sabato prossimo con la scusa degli anticipi per le squadre impegnate la prossima settimana in Champions League: l’Inter alle 16:00, il Milan alle 18:00 e la Roma alle 20:30, per la gioia dei telespettatori che faranno un’abbuffata di pallone dal primo pomeriggio fino all’ora della nanna!

Il 26 febbraio poi avremo l’anticipo del turno infrasettimanale e in giorno insolito per noi, il martedì, potremo ammirare il derby della Mole. Ma la vera rivoluzione ci sarà in occasione del derby romano in programma il 19 marzo prossimo: fischio d’inizio alle 21:15, ben tre quarti d’ora dopo i soliti posticipi.

Il Camp Nou per le gare tra scapoli e ammogliati!

Stanchi di organizzare le partite scapoli-ammogliati su un campetto sterrato di periferia? Beh, da oggi in poi avrete la possibilità di affittare uno dei più grandi e importanti stadi d’Europa, il mitico Camp Nou! Un’iniziativa che non ha precedenti quella del Barcellona, che ha pensato bene di aprire le porte del proprio stadio a tutti quegli appassionati che almeno una volta nella vita vogliono sentirsi come Ronaldinho e Messi e correre sulle praterie verdi dell’impianto.

Il prezzo? Quello non è proprio alla portata di tutti: 40.000 euro per un pacchetto che comprende l’iscrizione di 35 persone divise in due squadre, una maglia del Barcellona personalizzata a testa, l’arbitro messo a disposizione dalla società, lo speaker, la foto ricordo e un attestato che certifica che tu, proprio tu, hai giocato al Camp Nou.

Ci sono poi degli optionals che si possono ottenere versando un contributo extra nelle casse della società: 800 euro per utilizzare il pulmann, 2800 euro per giocare in notturna, 60 euro per ogni persona che vuole assistere alla partita e partecipare al cocktail finale nella zona vip e 6000 euro per un dvd che ricordi la partita, con il commento dei telecronisti del canale tematico blaugrana.

Il ginocchio di Ronie ha ceduto ancora

E’ successo di nuovo. Ancora quel maledetto tendine rotuleo, il sinistro stavolta, non il destro che si ruppe già all’Olimpico nel 2000, ha ceduto. ieri sera il Fenomeno è entrato in campo nella ripresa, quando al 15’ si accascia in area, l’arbitro fischia un rigore ai rossoneri per un fallo di mano di Vidigal, ma Ronaldo che era saltato per colpire di testa, si accascia per terra, urlando dal dolore e tenendo stretto il ginocchio sinistro. Una scena già vista, le lacrime di un campione che lascia il campo in barella, i visi preoccupati di compagni ed avversari, una diagnosi che non tarda ad arrivare: rottura totale del tendine rotuleo. Portato in ambulanza all’Ospedale Galeazzi di Milano, è arrivato l’esito, ma Ronie lo sapeva già, come confermato dal dirigente del Milan Leonardo, aveva già capito che era il rotuleo, ha sentito lo stesso dolore. Adesso si trova ancora in ospedale dove è stato raggiunto da alcuni compagni che non erano della partita, e si è tranquillizzato un po’, ma sa che duro calvario lo aspetta, oggi stesso sarà operato a Parigi dallo stesso chirurgo che l’operò nel 2000.

Robinho si fa male e la Roma ha meno paura

Peccato, ci sarebbe piaciuto vederlo in campo contro la Roma nella sfida di Champions della prossima settimana! E invece Robinho non sarà della partita, a causa di una microfrattura della fascia del muscolo retto addominale, che lo costringerà ad almeno 10-15 giorni di stop forzato.

I tifosi giallorossi esultano, conoscendo bene le potenzialità di questo fenomeno del calcio brasiliano, ma chi ama il calcio sa che lo spettacolo che offrirà il Real sarà orfano di un elemento determinante.

Ma lo avete mai visto giocare? Piedi fatati, doppi passi, velocità, gol a grappoli e assist per i compagni, con quel pallone spedito in area, con su scritto “buttami dentro!”. Una capacità di saltare l’uomo che ha pochi eguali nel panorama internazionale e quei dribbling ripetuti all’infinito, che aprono qualunque difesa.

Rischio squalifica per Materazzi

Una volta c’era Calciopoli, Moggiopoli, o come vi piace chiamarlo. Retrocessa la Juventus, ecco l’ennesimo scandalo di casa nostra. Non bastavano i bilanci truccati, i rigori inesistenti o i fuorigioco non fischiati, ad aiutare la nuova Inter ci si mette anche il regolamento Fifa.

Per evitare che i calciatori (soprattutto per un vizio tutto italiano) saltassero le amichevoli delle nazionali, inventandosi malanni che poi si rivelavano falsi, l’organizzazione mondiale del football ha introdotto una norma (artt. 75-76 delle norme organizzative interne) da qualche anno, secondo cui se un calciatore viene convocato in nazionale, ma poi dimostra che per qualche guaio fisico non può giocare la partita, non potrà nemmeno scendere in campo nel match successivo di campionato con il proprio club.

Italia-Brasile 3-2: la partita del secolo!

Che strani scherzi fa la memoria, quando si tratta di ricordare qualcosa di così lontano nel tempo! Di anni ne sono passati 26 ed all’epoca ero poco più di una bambina, innamorata di quel pallone che rotolava su un campo verde, di quel calcio lento e statico, che a guardarlo oggi fa veramente sorridere.

Dovrei aver dimenticato determinate immagini, sostituendole nella mente con qualcosa di più recente, con scene che nel tempo sono passate davanti ai miei occhi, regalandomi grandi emozioni. E invece ancora adesso, se mi chiedete qual è la partita che più di ogni altra è stampata nella mia memoria e nel mio cuore, non ho dubbi: Italia-Brasile 3-2! Nessuna come quella mi ha emozionato tanto, nemmeno la finale con la Germania e nemmeno la finale in Germania.
A queste ultime dedicherò dei capitoli a parte nelle prossime puntate, ma ora permettetemi di dar sfogo ai ricordi di quell’afoso pomeriggio d’estate del 1982.

Erano le 17 e 15 del 5 luglio e al Sarrià di Barcellona andava in scena la storia, anche se nessuno lo sospettava, guardando le formazioni schierate a centrocampo al momento degli inni nazionali. La “povera” Italia si apprestava ad essere l’ennesima vittima sacrificale dell’immenso Brasile, che macinava bel gioco e risultati e che poteva permettersi anche di pareggiare, per raggiungere la semifinale. L’Italia veniva invece dalla vittoria con l’Argentina, ma ancora non si era placato lo scetticismo degli addetti ai lavori, inviperiti per le deludenti prestazioni degli azzurri nel girone eliminatorio.