Fantacalcio: alcune dritte sul Fantaeuropei

Martedì, giornata di Fantacalcio. E noi appassionati di pallone e spasimanti del gioco legato ad esso, non potevamo lasciar cominciare l’Europeo senza qualche dritta sul nostro Fantagioco preferito. Il Fantacalcio per l’Europeo è abbastanza anomalo. Prima di tutto perchè, a differenza del campionato, non tutte le squadre avranno a disposizione tutte le partite per mettersi in mostra, e quindi è molto più logico puntare su quelle nazionali che hanno più possibilità di qualificarsi nei primi due posti del girone.

Poi c’è una modifica nelle rose. Infatti, prendendo sempre come base il torneo della Gazzetta, bisognerebbe convocare 23 calciatori (e non 26), proprio come le nazionali in ritiro, che saranno divisi in 3 portieri, 7 difensori, 7 centrocampisti e 6 punte, anche se alcuni team hanno deciso di gestire le convocazioni in maniera differente. Le regole restano sempre le stesse: tutti gli schemi di gioco possibili, a patto che abbiano almeno un attaccate e 3 difensori, tattica del modificatore di difesa…e tanta tanta fortuna (e colpo d’occhio).

Fabio Cannavaro out: chi al suo posto?

Se il buongiorno si vede dal mattino, non si può certo dire che l’avventura degli azzurri in terra austriaca sia iniziata nel migliore dei modi. Uno scontro fortuito durante un normale allenamento ha messo fuori causa proprio lui, mister Pallone d’Oro, uno dei forti difensori del mondo, praticamente insostituibile, Fabio Cannavaro.

La situazione dopo il contrasto con Chiellini e l’urlo di dolore del capitano è sembrata subito grave a chi seguiva la sgambata dalle tribune del Bundesstadion Sudstadt, stadio dell’Amira Wacker, stracolmo di tifosi.

Le prime voci parlavano di una distorsione alla caviglia, con una valutazione da fare nelle 24-48 ore successive all’infortunio. Non è servito tutto questo tempo e la risonanza magnetica effettuata nell’ospedale viennese ha evidenziato la lesione dei legamenti. Non c’è possibilità di recupero: l’avventura è finita prima di cominciare e l’Italia si ritrova senza il suo capitano. Ma questo sarebbe il minimo.

Verso Euro 2008: Austria

La squadra meno quotata di tutto l’Europeo è sicuramente l’Austria. I biancorossi infatti si qualificano per ogni competizione con molta difficoltà, e quando ce la fanno difficilmente riescono a superare il girone preliminare. Nella loro storia gli austriaci non hanno mai partecipato ad un Campionato Europeo fino ad ora, e anche in questo, se non fossero stati gli organizzatori, credo che difficilmente si sarebbero qualificati.

Per cercare di risollevare la situazione, critica da 10 anni, da quando cioè fu eliminata dall’Italia nei mondiali del ’98, è stato chiamato Josef Hickersberger, vincitore di un campionato austriaco con il Rapid Vienna e con una piccola parentesi anche in Italia, al Parma. Hickersberger ha in un certo senso rivoluzionato la nazionale, lasciando a casa molti dei senatori e convocando più giovani dei suoi predecessori. Dei 31 calciatori convocati nel pre-ritiro ne ha fatti fuori 8, ma non tutti per scelte tecniche. Infatti ha dovuto far a meno per infortunio di Markus Weissenberger, attaccante dell’Eintracht Francoforte e uno dei pochi ad avere una esperienza internazionale degna di tal nome, e di Helge Payer, sua vecchia conoscenza del Rapid Vienna.

Oh capitano, mio capitano!

Brutta tegola su Donadoni e su tutti i tifosi della nazionale. Il nostro capitano ai prossimi Europei non ci sarà. L’annuncio ieri sera, poche ore dopo l’allenamento del pomeriggio. Uno

Rivaldo: un fenomeno, ma non per tutti!

La maglia numero 10, quella più ambita, più desiderata, quella che più fa sognare i tifosi, scatenando appalusi. Nel’immaginario collettivo è la maglia dei calciatori di maggior talento, ma anche di quelli destinati a non veder riconosciuto pienamente il proprio valore. Non sempre, ma spesso.

E’ il caso di Rivaldo, considerato da molti come uno dei più grandi campioni che abbiano mai calcato un campo di calcio, e da altri come un’emerita mezza cartuccia, arrivato in alto solo grazie ad una buona dose di fortuna.

In realtà il primo Rivaldo, quello che correva dietro ad una palla nel club brasiliano del Santa Cruz, era tutt’altro che un fenomeno e, complice anche un fisico debole e mingherlino, finiva spesso per scaldare la panchina. Una specie di palla al piede per i dirigenti che non sapevano proprio come liberarsi di quel peso morto.

Serie B: il Bologna torna in A dopo 3 anni

Ultima giornata del campionato di serie B che si chiude col botto. Per la precisione a spararlo ci pensa il Bologna, a cui basta un gol dopo 9 minuti per ritrovare la serie A. In questa giornata erano solo due le partite che avevano un senso, e cioè Bologna-Pisa e Lecce-Vicenza, dato che sia la prima promozione che gli ultimi 4 posti erano già matematicamente decisi.

Il Chievo invece con il punto ottenuto davanti al proprio pubblico riesce a chiudere il campionato alzando al cielo la coppa di serie B, dato che, in caso di sconfitta con contemporanea vittoria del Bologna, sarebbero stati gli emiliani a vincere il campionato per una miglior differenza reti negli scontri diretti.

Euro 2008: Francia e Adidas già campioni!

Chi vincerà l’Europeo? A saperlo in anticipo ci punteremmo sopra tutti i nostri risparmi, ma visto come si è conclusa l’ultima manifestazione, è quantomeno azzardato rischiare di ritrovarsi in mutande.

Qualcuno però, quando mancano ancora cinque giorni al fischio d’inizio, può già dire di aver vinto! E non stiamo parlando di quei calciatori che non speravano nella convocazione e si ritroveranno invece a dover difendere i colori della propria nazionale, ma degli sponsor, veri protagonisti della kermesse continentale.

La palma di azienda leader nel settore delle sponsorizzazioni spetta sicuramente all’Adidas, società tedesca che fattura 1,2 miliardi di euro all’anno, vestendo i calciatori. Per di più è partner ufficiale della Fifa e dell’Uefa e per Euro 2008 ha avuto anche una licenza per la fornitura dei palloni, i famosi Euro pass di cui si siamo occupati ieri. Il marchio Adidas sarà dunque onnipresente sui campi di Austria e Svizzera, a cominciare dalle maglie delle nazionali sponsorizzate (Germania, Francia, Spagna, Romania e Grecia) che però non avranno tutte lo stesso trattamento economico da parte dell’azienda tedesca.

Verso Euro 2008: Grecia

I campioni uscenti dell’impresa del 2004 si ripresentano alla kermesse europea come la prima squadra che, dopo aver vinto la coppa, si è dovuta sorbire il girone di qualificazione per poterla difendere. Infatti per la prima volta (negli Europei) la Fifa ha deciso che per ogni competizione internazionale, l’unica squadra che non dovrà disputare la qualificazione per il torneo è quella che lo ospita (in questo caso sono due).

Certo, non che i greci abbiano faticato più di tanto, avendo uno dei gironi più facili, ma nell’Europeo sarà molto più dura, dovendo affrontare il girone D con Spagna, Svezia e Russia, molto più competitivi di Malta, Ungheria, Moldavia, Bosnia e Norvegia. Del trionfo di 4 anni fa il ct tedesco Otto Rehhagel ha convocato solo 10 calciatori su 23, dato che molti erano abbastanza vecchietti (e molti lo sono adesso). Essi sono quei calciatori che hanno maggiore esperienza internazionale, avendo giocato nei campionati più competitivi d’Europa.

Gigi Riva: Rombo di Tuono!

Lo chiamavano Rombo di tuono per la potenza del piede sinistro, capace di tirare botte da 140 km/h. Grande Gigi Riva, anzi Gigirriva, come lo chiamavano nella sua terra d’adozione, in quella Sardegna dove non voleva andare e che diventò alla fine la sua seconda casa.

Da adolescente lo cercava l’Inter, squadra per la quale faceva il tifo, arrivando addirittura a convocarlo per il provino di rito, ma i dirigenti del Legnano preferirono dirottarlo verso Cagliari per 37 milioni di lire.

Il giovane Riva non avrebbe voluto trasferirsi in terra sarda. Ancora oggi ricorda quel viaggio verso Cagliari e la sensazione di finire in Africa. Ma il periodo di ambientamento durò lo spazio di un attimo e di lì a poco si ritrovò ad essere il beniamino del pubblico di casa, ammirato e amato da tutti. Quando il Cagliari giocava a Milano o a Torino cinque o seimila isolani scendevano dalla Svizzera, dalla Germania e dalla Francia per seguire le imprese di questo sardo d’adozione che ha fatto grande una squadra di provincia.

Il punto sul calciomercato dopo due settimane dalla fine del campionato

Il campionato è terminato due settimane fa, e subito sono scattati i primi colpi di mercato. Non c’era da meravigliarsi, visto che alcuni nomi, e già alcune firme, erano stati ufficializzati anche settimane prima del fischio finale dell’ultima giornata, e quindi molti manager erano già in procinto di organizzare la prossima stagione.

Finora ci siamo occupati delle trattative, dei nomi più o meno veri, delle indiscrezioni e delle favole raccontate per sviarci. Adesso, come faremo con cadenza bisettimanale, cerchiamo di fare il punto sulla situazione, e mettere in chiaro gli acquisti e le cessioni ufficiali, cioè quei colpi di mercato che hanno nero su bianco.