Ventura è arrivato alla guida di una bella Italia, che gioca discretamente ma non vince e non porta a casa i trofei più importanti. Per questo c’è chi prova a fare paragoni con il passato, paragoni che Ventura vuole evitare anche se la sconfitta nell’amichevole con la Francia, non gli lascia poi tanto scampo.
Un’Italia che vince si espone a critiche di poca importanza, un’Italia che perde invece, diventa oggetto di discussioni di ogni tipo. La sconfitta nell’amichevole contro la Francia, dove gli azzurri hanno rimediato il KO, ha scatenato una serie di paragoni tra l’Italia di Ventura, l’Italia di Conte e le altre selezioni nazionali del passato. Ci ha pensato quindi Giampiero Ventura, nel suo debutto come CT della Nazionale, a mettere i punti sulle i:
“Non sono preoccupato dalla sconfitta con la Francia: quella era un’amichevole di lusso, questa contro Israele è una partita in cui conta il risultato più che la bellezza. E ovviamente spero sia diverso da quello di Bari”.
Ma che partita sarà quella che si giocherà ad Haifa? Numericamente si tratta dell prima partita degli azzurri nelle qualificazioni al Mondiale 2020, tecnicamente invece, spiega Ventura:
“Conosco poco Israele: ha cambiato c.t. da poco, conosco alcuni giocatori che sono di qualità e qui ci fermiamo. Conta la squadra, come nell’Italia, è una verifica da fare sul campo. Difficile? Tutto è difficile nella vita. Conosco poco Israele: ha cambiato c.t. da poco, conosco alcuni giocatori che sono di qualità e qui ci fermiamo. Conta la squadra, come nell’Italia, è una verifica da fare sul campo. Difficile? Tutto è difficile nella vita”.