Il numero dei contrari non accenna a diminuire, ma Prandelli continua per la sua strada e non rinuncia a convocare i cosiddetti oriundi, giocatori con origini italiane ma non nati sul suolo nostrano. L’ultimo in ordine di apparizione è Thiago Motta, convocabile per nascita dal ct brasiliano, ma finito nella lista del selezionatore azzurro, che non ha esitato a dichiararlo abile ed arruolato, chiamandolo a difendere i colori dell’Italia nell’amichevole di domani contro la Germania. Il centrocampista nerazzurro parla di sogno realizzato e giura di sentirsi italiano fino in fondo:
La maglia della Nazionale era quella dei miei sogni. Dopo tanti anni ho avuto la possibilità di realizzare ciò che volevo e sono contento di questo. Spero di fare una grande partita, sarà una serata speciale, l’emozione non sarà paragonabile con nessuna di quelle vissute fino ad oggi in carriera. Mi sento un privilegiato per avere questa occasione e cercherò di sfruttare l’occasione al meglio delle mie possibilità. Sono nato in Brasile ma mi sento per il resto assolutamente italiano, contentissimo di essere qui con i miei compagni in Nazionale.
Quanto alle polemiche sulla questione degli oriundi in nazionale, Thiago Motta ha una speranza:
Da professionista rispetto le opinioni del pubblico, ma mi piacerebbe che ci fossero applausi per me e non fischi, visto che ho scelto questa maglia con piena convinzione. Mio padre è contentissimo per questa mia scelta, perché anche lui voleva che venissi in questa Nazionale.
E poi svela un aneddoto risalente ai mondiali del 2006:
Ho visto il Mondiale del 2006 a casa, con degli amici in Spagna, però sognavo già di giocare con l’Italia e quindi tifavo per gli azzurri.
E infine una curiosità: Thiago Motta canterà l’Inno di Mameli?
Conosco l’inno, ma non lo canterò solo perché non conosco la melodia.
E allora speriamo che lo impari in fretta, ma soprattutto che sappia dimostrare in campo di essere italiano.