Dopo i sei punti conquistati contro Estonia ed Isole Far Oer, arriva il primo pareggio dell’era-Prandelli nelle qualificazioni per gli Europei del 2012. L’avversaria di turno era l’Irlanda del Nord, squadra modesta rispetto agli azzurri, ma tosta più che mai sul terreno di gioco, quel terreno (Windsor Park di Belfast) dove l’Italia aveva giocato una sola volta nella storia, perdendo per 2-1 e mancando la qualificazione per i mondiali di Svezia.
L’Italia ce l’ha messa tutta per portare a casa la vittoria e mettere un ulteriore mattone sul muro della qualificazione, ma la fantasia di Cassano (sempre nel vivo del gioco, ma poco incisivo rispetto al solito), la forza di Borriello (bravo a tenere alta la squadra, ma non altrettanto in fase conclusiva) e le folate sulle fasce di Pepe e del redivivo Mauri non sono bastate a centrare l’obiettivo pieno.
L’Italia ha comunque sempre controllato la gara, dando spesso l’impressione di essere vicinissima alla segnatura, ma bisogna ringraziare l’arbitro (fallo di mano di Chiellini in area di rigore) e la fortuna (colpo di testa di Healey che finiva fuori di un soffio) se il predominio azzurro non si trasformava in beffa.
Buone trame anche nella ripresa, ma l’Italia si perdeva sempre negli ultimi metri, non riuscendo a scardinare il fortino dei nordirlandesi. Nemmeno i cambi (Pazzini per Borriello, Marchisio per Mauri e Rossi per Pepe) avevano l’effetto sperato ed alla fine l’Italia si è dovuta accontentare di un pareggio comunque utile in fase di qualificazione (specie se si considera che questa sera l’Estonia ha avuto la meglio sulla Serbia). Soddisfatto il ct Prandelli:
Sono soddisfatto, era un campo difficile. Abbiamo manovrato bene e lottato sino alla fine. Abbiamo cercato di vincere ma non ci siamo riusciti. Soprattutto non è mai venuta meno la voglia di fare gol. Dovevamo essere più precisi negli ultimi metri: quando si è sottoporta bisogna avere un po’ più di cattiveria per fare gol.
Speriamo che quelli arrivino nella prossima gara proprio contro la Serbia.
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