Si aspettava forse qualcosa in più dagli esperimenti tentati nell’ultima gara dell’anno solare, ma alla fine Cesare Prandelli non se la sente di bocciare in toto la prestazione degli azzurri al cospetto della Romania. Certo, non può permettersi il lusso di bluffare, dicendo che la sua Italia ha mostrato il meglio di sé nell’amichevole di Klagenfurt, ma quello che conta, a sentir lui, è il carattere messo in campo dalla squadra:
Abbiamo trovato una squadra molto aggressiva nel primo tempo, poi nella ripresa abbiamo avuto la possibilità di lavorare meglio nei disimpegni. La squadra ha messo in campo un carattere fantastico, fino alla fine abbiamo cercato la vittoria.
Non ha avuto le risposte che cercava dagli esordienti (Diamanti, Balzaretti, Ranocchia e Ledesma), per i quali la maglia azzurra indossata per la prima volta deve essere stata piuttosto “pesante”:
Gli esordienti hanno avuto qualche difficoltà soprattutto sotto l’aspetto della personalità.
Ci sarà tempo e modo di rimediare, così come – si spera – ci sarà tempo e modo di invertire la tendenza che vuole Mario Balotelli fischiato in ogni dove e fatto oggetto ancora una volta di buu razzisti:
Sono amareggiato da questa situazione… Bisognerebbe fare qualcosa, bisognerebbe abbracciarlo.
Infastidito anche Fabio Quagliarella (autore del gol del pareggio in collaborazione con Marica), sebbene ammetta di non essersi accorto di nulla:
Ero in panchina nel primo tempo e onestamente non ho sentito questi cori, forse ero concentrato sulla partita e non ci ho fatto caso. Se ci sono stati è un episodio molto triste, Mario è un giocatore dell’Italia e va incitato come tutti gli altri.
Bisognerebbe provare a spiegarlo a quanti pensano che la nazionale italiana deve essere composta solo di giocatori di pelle bianca, al di là della nazionalità presente sul passaporto. Ma – stando anche alle chiacchiere da bar – probabilmente i tempi non sono ancora maturi. Come alcuni italiani, del resto.