La qualificazione agli Europei del 2012 è ormai messa in tasca, ma il ct Cesare Prandelli non può essere soddisfatto di fronte alla prova dei suoi ragazzi al cospetto delle Isole Far Oer, squadra presa a schiaffi a destra e a manca sin dalla notte dei tempi. L’Italia ha infilato un solo gol e bisogna ringraziare la nostra buona stella se il guardalinee non ha giudicato in fuorigioco Cassano sul passaggio di Pirlo, perché altrimenti saremmo qui ad esibirci in ben altri commenti. Prandelli è persona troppo onesta per nascondersi dietro ad un dito:
Il risultato è indubbiamente molto positivo, e di positivo c’è anche che abbiamo cercato di costruire, di creare delle occasioni palla a terra, così come ci eravamo preparati a fare nel corso del lavoro che ci ha portato fin qui. Ma siamo stati un po’ lenti e a volte un po’ prevedibili. In queste partite diventa fondamentale essere concreti fin dal primo momento, perché sfide come queste possono portarti a qualsiasi sorpresa e può accadere qualsiasi cosa.
Poteva accadere ad esempio che i legni colpiti da Olsen (un palo ed una traversa) trasformassero la gelida serata in un vero incubo per gli azzurri, rei di non aver sfruttato il momento migliore per incrementare il vantaggio e mettere al sicuro il risultato:
E’ stato in quel momento, dopo il gol di Cassano, che avremmo dovuto fare la differenza. C’è mancato il salto di qualità, il passaggio importante. Questa partita dovevamo chiuderla: quando hai la supremazia devi essere più efficace.
La speranza è ora quella di chiudere in fretta il discorso qualificazione:
Anche qui nelle Far Oer sembrava bastare poco, ma alla fine prendiamo tre punti pesanti e sofferti. Quando sembra sempre tutto facile, scopri in campo che non lo è mai. Vediamo di non scoprirlo più e di chiudere questa qualificazione al più presto e senza incertezze.
Magari martedì nella gara casalinga contro la Slovenia.