Il campionato italiano è il più bello del mondo? Forse sì, ma non per merito dei giovani nostrani, sempre meno presenti (numericamente parlando) nella massima serie. Il problema del ricambio generazionale, dopo gli splendori di Germania 2006, si era posto già nel periodo del Lippi 2, ma non è bastato cambiare condottiero per vedere in campo ragazzini di belle speranze.
E così ci ritroviamo alla vigilia del doppio impegno (Irlanda del Nord e Serbia) verso Euro 2012 a veder convocato un campione del mondo bello stagionato come Gianluca Zambrotta, segno evidente che c’è ben poco da scegliere. A lamentarsi è Cesare Prandelli, che proprio non riesce ad individuare giovani stelle italiane nel campionato di serie A:
Il campionato è ricco di per sé ma povero per quel che mi riguarda. Mi aspettavo qualcosa in più. Non vedo giovani in grado di star qui ora. Spero che tra 5-6 mesi il campionato me li offra.
Poi spiega la scelta dell’esterno rossonero:
Io non torno indietro, il mio progetto va avanti, ma se non ho un giovane di prospettive, mi adatto: piuttosto che chiamare un ventottenne con poche esperienze internazionali, ho convocato uno come Zambrotta con quasi 100 partite in azzurro, in buono stato di forma e con tanta disponibilità.
Zambrotta a parte, il ct si augura di continuare sulla strada del successo verso la qualificazione ai prossimi europei:
Contro l’Irlanda del Nord e la Serbia possiamo fare due gare ad alti livelli, ne sono convinto. Servirà più ritmo e maggiore predisposizione per attaccare e pressare gli avversari. La mia idea di modulo rimane quella di una punta affiancata da Cassano e Balotelli, ma al momento non abbiamo sostituti validi per Balotelli. Il modulo sarà un 4-3-3 o un rombo schiacciato a centrocampo. Abbiamo confermato il gruppo che ha giocato le prime tre gare, è importante conservare l’armonia per ritrovare entusiasmo e riavvicinarsi alla gente.
Come sempre, speriamo bene.