Da qualche anno è ai margini del calcio che conta, cacciato a calci nel sedere per le malefatte (vere o presunte) commesse per favorire la sua squadra. Ora Luciano Moggi si è riciclato come opinionista, ma non manca di tornare sull’argomento-Calciopoli e di ribadire la propria innocenza:
In quegli anni abbiamo messo paura a tutti, diventando i più forti. Bettega e Giraudo andavano in sede al mattino presto, io rimanevo fino a tardi: una grande organizzazione. La Juve era odiata perché nessuno, tranne le milanesi e poche altre, aveva la nostra stessa organizzazione. Così hanno capito che l’unico modo per mandarci via era quello di sputtanarci. Ci sono riusciti in pieno e così facendo la Juve si è suicidata.
Questo il Moggi-pensiero dai microfoni di Radio Kiss Kiss, nel corso di un’intervista che ha toccato anche il tema della Nazionale:
Perché no a Cassano e sì a Totti? Tutti vorrebbero imporre giocatori alla nazionale. Forse Cassano non è gradito al gruppo. Sento le dichiarazioni di De Rossi e mi faccio questa idea. Totti, invece, se sta bene si convoca da solo. E’ lui che ha rinunciato alla nazionale, il vero problema è che non corre.
E tra un Totti che non corre ed un Cassano che nessuno vuole, voi chi scegliereste?