Niente da fare, caro Tonino. Mettiti l’anima in pace, Lippi non ti chiamerà in nazionale nè ora nè mai. Finalmente il ct della nazionale Marcello Lippi esce allo scoperto sul caso Cassano ai microfoni di Sky Sport. In un’intervista a tutto tondo in cui si parla del presente e del futuro della nazionale, Lippi pone i paletti per far capire quale sarà l’Italia che verrà.
Ed in questa Italia sicuramente non ci sarà posto per Antonio Cassano. Non per demeriti sportivi, sia chiaro. Ma solo per problemi “psico-tecnici”. Usa proprio questo termine Lippi, che dimostra che due anni senza Cassanate non sono bastati a convincerlo che il talento di Bari vecchia è cambiato e ha messo la testa a posto.
E’ inutile quindi che continui a dire che Cassano deve giocare e deve farlo bene per essere convocato in nazionale, si sa che Lippi vuol fare sempre la prima donna, e cerca di tenere lontani tutti coloro che potrebbero oscurarlo. Non parliamo solo di Cassano, ma anche di qualcun’altro che sulla carta d’identità non ha come luogo di nascita una città italiana.
Fatto salvo Amauri, il quale comunque ha affermato di non voler giocare nella nazionale italiana, per la maglia azzurra si sono fatti avanti fior fior di campioni, da Ledesma a Thiago Motta, fino a Taddei. Tanti calciatori che farebbero la fortuna della nazionale (centrocampisti centrali come Motta e Ledesma servirebbero tantissimo, visto che i centrali azzurri stanno diventando vecchietti), e Taddei potrebbe dare il cambio a Camoranesi visti i tanti infortuni a cui va incontro.
Ma Lippi rimane sulle sue posizioni, e continua a ribadire che, almeno per il mondiale non si discute, ci vanno i calciatori che hanno disputato le qualificazioni, e che dopo quella competizione se ne può parlare. Lui però non vorrebbe costruire un’Italia di oriundi, perché di bravi italiani ce ne sono tanti, come ad esempio quel Totti che ha detto addio alla nazionale 3 anni fa, ma che a detta di Lippi, nonostante non abbia mai giocato durante le qualificazioni, potrebbe essere l’eccezione che conferma la regola.
Infine, due parole sul fenomeno del momento, Federico Macheda, non poteva non spenderle. A lui non dispiace il talento del Manchester United, ed ha ammesso che è uno di quei calciatori che terrà d’occhio. Ma per convocarlo in nazionale bisognerà attendere, meglio che passi prima dall’Under 21 di Casiraghi, visto che finora non vi ha mai giocato, e per il futuro si vedrà. Ai bookmaker inglesi però non la dà a bere, ed anzi loro sono convinti che al prossimo mondiale Macheda ci sarà. Staremo a vedere chi ha ragione.
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