L’analisi della partita dell’Italia è difficile da fare perché non si saprebbe da dove cominciare. Si dice tanto che non si devono sottovalutare le avversarie, specialmente in un Mondiale, eppure il primo a commettere quest’errore è stato il nostro allenatore, Marcello Lippi, il quale nonostante tutte le critiche arrivate sul modulo col tridente, anche da parte dei suoi stessi calciatori, ha deciso di provarlo per l’ultima volta contro un’avversaria con cui sperava di fare un allenamento.
A sua discolpa c’è da dire che la rete dei neozelandesi è arrivata grazie ad una svista arbitrale, visto che sul cross in area c’è un fallo su De Rossi ed una posizione di fuorigioco del marcatore Smeltz, ma ciò non toglie che una squadra campione del mondo non può regalare la prima mezz’ora ad una piccola nazionale che non ha mai vinto una partita in un Mondiale, e soprattutto non si può permettere di tirare in porta soltanto dai 30 metri.
Bene Montolivo, l’unico a provarci anche se dalla distanza, male le tre punte, diventate ad inizio ripresa due, che poi a fine gara sono diventate 4, segno che nemmeno Lippi ha un’idea di come può giocare questa nazionale. E che dire del rischio di esaurire le tre sostituzioni con oltre mezz’ora ancora da giocare? Se ci fosse stato un infortunio, come se la sarebbero cavata gli azzurri? Mancano schemi offensivi, e a dirla tutta mancano anche gli attaccanti, visto che Lippi continua a cambiare le carte in quel reparto; manca un’identità di centrocampo, vista la pessima gestione di Marchisio, che ha cambiato posizione di gioco tre o quattro volte durante la partita, e malissimo anche la difesa, che prende ancora gol su palla inattiva, e con un Cannavaro inguardabile, in grado di farsi soffiare il pallone da un diciottenne che quasi segnava un gol che l’avrebbe fatto diventare eroe nazionale. Non si capisce nemmeno perché Lippi abbia impostato le azioni con cross e palle alte, quando i neozelandesi erano tutti più alti degli italiani, e di testa le prendevano tutte loro.
Molto probabilmente passeremo il turno, la Slovacchia vista contro il Paraguay è ben poca cosa, ma lo era anche la Nuova Zelanda, e da quest’Italia ci si può aspettare davvero di tutto. Il problema è che, se dovessimo passare il turno, ci toccherebbe quasi sicuramente l’Olanda. E a quel punto, se le cose non cambiano, saranno guai.
Le pagelle degli azzurri:
Marchetti: 5,5. Può poco sul gol, anche se lì tentare col piede sarebbe stato molto più veloce che abbassarsi e tentare di bloccare il pallone con la mano. Non tocca altri palloni e quindi non ha modo di riscattarsi. Rimandato alla prossima partita.
Zambrotta: 6,5. E’ uno dei pochi che si dà da fare, fa la fascia decine di volte e arriva al tiro in un paio di occasioni. Se tutta la squadra ci mettesse la sua grinta, ora non staremmo ancora a 2 punti.
Criscito: 6. Si vede molto meno rispetto alla prima partita, ma svolge il suo compito diligentemente.
Cannavaro: 4. Inguardabile. Si fa soffiare il pallone più volte e manca di quella sicurezza di 4 anni fa. Sarebbe sostituito da Bonucci se sul braccio non avesse la fascia di capitano.
Chiellini: 6. Perde più tempo a coprire gli errori di Cannavaro che a bloccare gli avversari. Bene in qualche sortita offensiva, ma da solo non può fare più di ciò che ha fatto.
Montolivo: 6,5. Non è Pirlo, e si vede, ma almeno meriterebbe il gol. Il palo gli dà coraggio, ed il fatto che ci provi da lontano è un buon segno. Prima o poi il gol arriverà, speriamo già dalla prossima partita.
De Rossi: 6. Ha poco lavoro nel contrastare le iniziative degli avversari che non ci sono, ed in fase propositiva ha poche idee.
Marchisio: 5. Gioca male, ma non per colpa sua perché Lippi lo sposta in continuazione. In questa nazionale sembra un pesce fuor d’acqua.
Pepe: 6. Parte bene, dando molta spinta sulla fascia, ma finisce con lo strafare e scoppia presto.
Iaquinta: 6. Si muove molto ed è freddo nella trasformazione del rigore, ma in un paio di circostanze non si comporta da centravanti, sbagliando troppo.
Gilardino: 4. Lento, macchinoso, tanto che addirittura Lippi se ne accorge e lo toglie ad inizio ripresa. Si spera che dalla prossima partita venga sostituito da Pazzini.
Di Natale: 5. Si perde in colpi di tacco e giocate di classe, che però non gli riescono. Gioca troppo per sé e non la passa mai. Non si capisce perché quando veste l’azzurro diventa un calciatore molto meno bravo di quando ha la maglia dell’Udinese.
Camoranesi: 6. A volte cerca di strafare, ma almeno crea qualcosa. Mette in area dei buoni palloni e dimostra che quando sta bene diventa pericoloso. Ma la squadra non lo segue e di certo non può fare più di così.
Pazzini: s.v. Entra con ancora tanti minuti da giocare, ma non tocca mai un pallone, colpa anche dei compagni che improvvisamente calano di condizione, e non attaccano più. Vorremmo vedere come se la cava dal primo minuto.
Lippi: 2. Tutto quello che si può sbagliare lui lo sbaglia. Cambiare modulo a partita in corso è segno di intelligenza, cambiarlo quattro volte significa che non ci stai capendo nulla. Contro la Slovacchia probabilmente vedremo il quinto esperimento in due settimane.
mb 21 Giugno 2010 il 11:47
ecco le mie pagelle su questa partitaccia :(:(
http://bianconimassimo.wordpress.com/2010/06/21/mondiali-2010-pagella-di-bianconi-su-italia-nuova-zelanda-la-nostra-italietta/
fp13 29 Giugno 2010 il 18:40
ke bei momenti qndo abbimo vinto… tt a festeggiare x le strade …. nn ci credo ke questo anno nn ci saremo , nn ci sn abituata! vabbè è andata csi ,pensiamo ke nel 2014 ci sarà un altro mondiale, speriamo di vincerlo!!! ………….
(pensiamo anke ke dp il brasile ,ke è la squadra ke ha vinto + mondiali, CI SIAMO NOIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!