Sarà ancora una volta Italjuve, ma non ditelo a Prandelli. Al ct azzurro infatti non piace che la sua squadra venga definita in questo modo, ma non ne troviamo altri per soprannominare una squadra che scende in campo con 7 titolari su 11 che fanno parte della società bianconera. E’ ormai decisa la formazione che affronterà la Bulgaria, una squadra temibile soprattutto in contropiede, a sentire il parere del commissario tecnico.
Nonostante il rischio delle ripartenze però, Prandelli sembra intenzionato a giocare con la difesa a tre come va tanto di moda in questi ultimi tempi. La novità vera in questa formazione è che, visto che ci si può permettere di effettuare degli esperimenti e pure di sbagliare dato che siamo alla prima giornata, verranno tenuti fuori i giocatori che non sono al 100%, anche se sono fondamentali per la squadra.
DUBBIO DE ROSSI – Qualche esempio? Daniele De Rossi, il cui ultimo allenamento sarà decisivo per capire se è il caso di rischiarlo dal primo minuto. Come lui in dubbio ci sono anche altri big, ed altri ancora non sono nemmeno stati convocati come Cassano e Chiellini. Questa sarà la formazione tipo, ammesso che De Rossi risulti abile e arruolabile, altrimenti giocherà Nocerino:
3-5-2: Buffon; Ogbonna, Barzagli, Bonucci; Maggio, Pirlo, De Rossi, Marchisio, Giaccherini; Giovinco, Osvaldo.
Dunque confermata la coppia Giovinco-Osvaldo anche ufficialmente visto che è stato proprio Prandelli ad annunciare che li schiererà dal primo minuto in quanto al momento sono gli attaccanti azzurri più in forma. Questi invece i probabili 11 bulgari:
4-5-1: Mihaylov; Y. Minev, V. Minev, Ivanov, Manolev; Bodurov, Gadjev, Milanov, Dyakov, Gargorov; Popov.
Come preannunciato, non ci sarà Berbatov, ma Prandelli non si fida di questa formazione. Il 4-5-1 in realtà in fase di contropiede (sì perché i bulgari giocano con un catenaccio alla Trapattoni) si trasforma in 4-3-3, e la freschezza atletica dei bulgari preoccupa il ct azzurro. Certo, gli avversari non sono un granché, ma si sa che in queste competizioni il principale rivale dell’Italia sono gli azzurri stessi che corrono il rischio di sottovalutare il pericolo e subire qualche brutta sorpresa.
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