Come vi abbiamo anticipato ieri, Barzagli si è infortunato nell’ultima amichevole della nazionale e rischia seriamente di saltare l’intero Europeo. Secondo lo staff medico azzurro sicuramente non ci sarà per tutto il girone, e se dovesse andar bene il difensore della Juve potrebbe rientrare soltanto in semifinale. Ma qui le incognite sono tante. Prima di tutto resta da vedere se gli azzurri riusciranno ad arrivarci in semifinale. E poi visto che anche Chiellini non è al meglio, non sembra molto saggio mantenere come unico centrale di ruolo Bonucci.
Per questo nell’ultimo allenamento Prandelli ha provato De Rossi come centrale, come ha già fatto qualche volta Luis Enrique quest’anno, ma crediamo difficile che si presenterà all’esordio con la Spagna con questa formazione. C’è tempo fino a domani per decidere se richiamare qualcuno al posto di Barzagli, ed i nomi in teoria sarebbero due: Ranocchia e Astori. Ma il primo non è al meglio e per gran parte della stagione è stato infortunato, il secondo non ha per niente esperienza internazionale. Così in queste ore comincia a farsi largo l’idea di un ritorno in nazionale di Criscito.
LA PROMESSA – Il difensore dello Zenit sembrava sicuro del posto, fino a quando l’avviso di garanzia arrivato il giorno prima delle convocazioni definitive non lo ha escluso automaticamente. Criscito si è sentito tradito visto che Bonucci, pure lui coinvolto nel giro di scommesse ma non indagato, è stato convocato, mentre lui è stato subito escluso. Ora il difensore napoletano torna alla ribalta, ed in un’intervista rilasciata questa mattina ha ricordato la promessa di Prandelli che gli aveva detto che se si fosse infortunato uno dei 23 convocati, sarebbe stato riconvocato.
Dunque sarà lui a sostituire Barzagli? A livello tecnico sarebbe meglio di sì, ma per ora quest’ipotesi è frenata da Albertini. Il dirigente azzurro conferma la promessa di Prandelli, era presente quando gliel’ha fatta, ma ha anche aggiunto che Criscito sarebbe stato richiamato in azzurro se gli fosse stato tolto lo status di indagato e l’avviso di garanzia fosse caduto. Nessuna di queste due situazioni si è verificata, quindi per adesso rimane fuori. In 24 ore però ne possono succedere di tutti i colori.
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