Della serie: come può cambiare la vita in un batter d’occhio. Era la fine di gennaio ed Alessandro Matri giocava con la maglia del Cagliari, squadra nella quale è esploso durante le ultime stagioni. Alla porta di Cellino, patron dei rossoblu, si presenta Beppe Marotta, che vuole ad ogni costo portare a Torino l’attaccante, per rinforzare un reparto che fino a quel momento non ha dato garanzie di continuità.
Il giocatore vuole partire, il Cagliari fa il prezzo e la Juve accetta di buon grado, sicura che quel trottolino possa cambiare le sorti della stagione bianconera. Matri arriva dunque sotto la Mole, non cambia le sorti nella gara col Palermo e si prepara ad affrontare la gara proprio contro il Cagliari, la squadra che lo ha lanciato sul palcoscenico nazionale.
Il resto è storia di due giorni fa: Matri segna una doppietta contro il suo Cagliari e consente alla uve di prendere fiato dopo un periodo di appannamento e risultati negativi. Ma la favola non finisce qui, perché all’indomani della doppietta arriva anche la convocazione in nazionale, la prima della sua carriera. Un sogno realizzato per il giovane attaccante, che non risparmia sorrisi e ringraziamenti, soprattutto per quella che è stata la sua squadra fino a qualche giorno fa:
Essere qui mi fa un effetto strano perché in una settimana mi si è stravolta la vita. Il ringraziamento per questa convocazione va soprattutto al Cagliari perché in tre anni e mezzo mi hanno dato sempre fiducia e continuità e perché la società mi ha dato l’ok per andare a giocare in una grande squadra. Quello che più ha creduto in me negli anni di Cagliari è stato proprio il presidente Cellino, poi mister Allegri, anche il primo anno, quando non mi faceva giocare tantissimo.
Nella letterina a Babbo Natale c’erano i suoi desideri:
Avevo espresso a Natale il desiderio di giocare con Cassano, ora l’ho realizzato e mi fa un bell’effetto.
Una bella favola per l’attaccante. Speriamo che ci sia anche il lieto fine.
Anonimo 14 Febbraio 2011 il 14:46
ti odio