Più volte su queste pagine ci siamo occupati di lui, ma alla luce
dei risultati raggiunti quest’anno sia a livello personale che di squadra,
Alessandro Del Piero merita un capitolo a parte nella rubrica
dei più grandi numeri 10.
Al momento, con Totti fermo fermo ai box, Alex è sicuramente quanto di meglio ci possa essere nel panorama calcistico nazionale e chi continua ancora ad avere dei dubbi sulla sua classe può tranquillamente accomodarsi sulla poltrona dell’antijuventino a prescindere.
Ed ora alzi la mano chi avrebbe scommesso un centesimo sulla sua ripresa completa dopo il grave infortunio di 10 anni fa in quel di Udine. “Finito” è il termine che più spesso è stato accostato al nome di questo campione, che si è dannato l’anima per tutto questo tempo, per dimostrare di essere ancora Alessandro Del Piero, il talento di San Vendemiano.
Scoperto e comprato dal Padova, già a sedici anni
esordiva in serie B, bruciando le tappe fino a diventare una delle più belle speranze dl calcio nostrano. Poi l’approdo a Torino, con una valigia piena di speranze e la consapevolezza di esibirsi
solo come contrufigura di Sua Maestà ,
Roberto Baggio.
Ma il Divin Codino non viveva la sua stagione migliore ed Alex ha saputo sfruttare l’opportunità di mettersi in mostra a suon di gol e di giocate magiche, contribuendo a riportare a Torino uno scudetto che mancava da nove anni. Seguiranno anni di gloria e di successi fino a quel maledetto minuto 92 dell’8 novembre 1998: lesione dei legamenti crociati anteriori e posteriori. Nove mesi di stop, con la paura di non tornare quello di prima ed il peso di un’accusa infamante lanciata nel frattempo da Zeman.
Eh si, perché Alessandro Del Piero è dovuto passare anche attraverso le aule giudiziarie per dimostrare che i suoi muscoli non erano il frutto dell’uso di sostanze proibite. Passata anche questa, ma quanta pazienza!
Al ritorno in campo dopo l’infortunio, in pochi credevano di rivedere l’Alex di prima e la risalita sembrava impresa assai ardua di fronte ai detrattori che non concedevano il tempo necessario. Ma Alex è un tenace e negli anni ha inanellato una serie di stagioni positive, rispondendo alle critiche sul campo, con l’umiltà del campione che accetta persino la panchina senza mai un lamento.
Una rinascita lenta e faticosa, ripagata dai tanti successi in maglia bianconera e dal titolo di Campione del Mondo conquistato in Germania due anni fa. Poi la serie B, il titolo di capocannoniere con 20 gol lo scorso anno e la risalita nella massima serie per bissare il traguardo. 21 le reti messe a segno quest’anno e quel lusso che si è concesso proprio nell’ultima giornata, lasciando il rigore al compagno di reparto David Trezeguet.
Del Piero è rinato,
è più forte di prima ed è pronto per l’avventura europea. Domani Donadoni renderà nota la lista dei convocati, ma ormai
la presenza di Alex ad
Euro 2008 è cosa certa!
Alex un mito dentro e fuori dal campo un esempio da seguire……..semplicemente immenso…….
Come non darti ragione? 🙂
del piero semplicemente stupendo sia cm persona ke cm giocatore!!!!!!!!!!semplicemente unico t amoooooooooooooooooooooooooooooooo
je ma i forti delpiero-lumi
delpiero lumi delpiero lumi
i like you
lumi your style
go one you are the best
(*)
forza juve x sempre!!!!!!!!!!:
.pè
forza juve……………………forza del piero……………………altro ke ibra………………………..noi abbiamo alex del piero
ale sei fortissimo io tifo per te contynua cosy sarai più forteeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!forza juveeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!viva del piero!!!!!!!!!