C’era una volta la zona Cesarini, così chiamata in onore di un calciatore che riusciva ad infilare la rete decisiva negli ultimi minuti di gioco. Oggi c’è la zona Mazzarri, come l’hanno ribattezzata dalle parti di Napoli, considerando che più volte in questa stagione i partenopei sono riusciti ad avere la meglio sul filo di lana, quando oramai le speranze sembravano essere perdute.
Stasera se ne è avuta l’ennesima dimostrazione, allorché Cavani al minuto numero 93 – e dunque in pieno recupero – è riuscito a svettare più in alto di tutti in area rumena, regalando ai suoi una qualificazione che oramai sembrava ben salda nelle tasche dello Steaua Bucarest, al quale bastava il pareggio per proseguire il cammino in Europa League.
Abbiamo cominciato dalla fine, perché proprio alla fine della gara è arrivata l’emozione più grande per il pubblico del San Paolo, che già si preparava ad applaudire lo sforzo dei propri beniamini, impegnati a gettare sangue sul terreno di gioco pur di vincere la gara più importante della stagione.
I padroni di casa fino a quel momento ci avevano provato in tutti i modi a scardinare il fortino dei rumeni, che si chiudevano bene e ripartivano in contropiede alla ricerca del gol che avrebbe distrutto le speranze partenopee. Cavani, Hamsik, Maggio, cercavano di far dimenticare l’assenza del furetto Lavezzi, ma la palla sembrava stregata e le speranze del Napoli si schiantavano puntualmente contro la difesa avversaria, la curva o i legni della porta dello Steaua.
Ma le partite finiscono al 90′ (ed anche oltre) ed il Napoli ha avuto modo di accertarlo in diverse occasioni nel corso della stagione. E allora ecco arrivare il piede fatato di Hamsik che batteva il calcio d’angolo, e la testa miracolosa di Cavani che svettava in area per regalare ai suoi la più grande delle emozioni. Il San Paolo si è trasformato in una bolgia, mentre gli azzurri festeggiavano sul campo la qualificazione sudata ed ottenuta in piena “zona Mazzarri”.
OMG 16 Dicembre 2010 il 00:48
Il Napoli nei finali di partita è micidiale ormai.
Ha guadagnato questa qualificazione ma anche tanti punti in campionato spingendo fino alla fine.
Una determinazione mostruosa che non è giusto nemmeno dire che è tutta merito del San Paolo perchè i partenopei anche fuori casa spingono tanto (se non ricordo male a Cagliari anche hanno vinto all’ultimo respiro)
Complimenti a loro.
Gioia Bò 16 Dicembre 2010 il 00:52
… e infatti non abbiamo detto che è merito del San Paolo 🙂
Complimenti al Napoli, che ha meritato la qualificazione e che continuerà a rappresentare l’Italia in Europa League.
OMG 16 Dicembre 2010 il 02:02
No mica ho detto che l’avete detto voi (oddio che ho scritto? spero si capisca :D) ma è un’affermazione che fanno in tanti addetti ai lavori, anche in TV o su giornali molto importanti.
Il Napoli al San Paolo qua, il Napoli al San Paolo la…
Senza ombra di dubbio è lo stadio più caldo d’Italia (e quasi sicuramente il più caldo dell’Europa occidentale) ma se poteva essere vero negli anni passati in questo campionato la squadra di Mazzarri sta giocando anche fuori casa allo stesso modo.
Hanno tanta convinzione, rabbia agonistica e giocano anche discretamente bene, sono davvero un bel gruppo.
Poi vedo tante loro partite perchè ho molti amici che tifano Napoli e vengono a vedere le partite da me, li vedo molto convinti, si sentono una grande squadra (e alle volte è più importante di esserlo)
Gioia Bò 16 Dicembre 2010 il 09:50
@ OMG:
Tranquillo, si capiva benissimo quello che volevi dire 🙂
In effetti il Napoli quest’anno sta facendo bene anche lontano dalle mura amiche ed è comprensibile che i tifosi comincino a credere in qualcosa di grande.