Correva il minuto numero 44 di Udinese-Napoli, quando Christian Maggio veniva espulso per doppia ammonizione dopo un contatto con Isla, lasciando così i partenopei in inferiorità numerica per tutta la ripresa. Simulazione o abbaglio dell’arbitro? Ai moviolisti l’ardua sentenza e a Mazzarri l’amoro rimpianto (“contro l’Udinese dovevamo perdere”), mentre Gianpaolo Pozzo, patron dei friulani, non ci sta e difende le sue ragioni dal sito ufficiale della società:
Non capisco certe dichiarazioni da parte di alcuni commentatori che tendono a orientare un episodio come l’esplusione di Maggio. Dico orientare nel senso di distorcere i fatti: l’arbitro era lì a pochi metri, quindi ha avuto modo di valutare bene la situazione. Negli spogliatoi ho parlato direttamente con Isla: il ragazzo, che è di una sincerità assoluta, mi ha garantito di non averlo toccato. Giustissimo quindi il secondo cartellino giallo e la conseguente espulsione. Per tutta questa serie di motivi respingo con sdegno interpretazioni di questo tipo.
Sarà, ma sotto il Vesuvio si sentono defraudati.