Missione compiuta: il Napoli da ieri sera è tornato finalmente in Europa, dopo 14 lunghissimi anni. Non che prima della gara di ieri ci fosse qualche dubbio in proposito, visto in 3-0 conquistato in Albania 15 giorni fa, ma ora c’è la certezza matematica dell’entrata in Coppa Uefa e sotto il Vesuvio si fa festa.
La partita con il Vllaznia è stata di fatto solo una formalità, di fronte al solito pubblico caloroso che non ha mai abbandonato la squadra, nemmeno quando giocava in serie C, e che ora può godersi questo grande traguardo raggiunto, grazie ad una formazione creata apposta per restituire a Napoli il posto che merita.
Al San Paolo ieri sera erano in 30.000, tanti per una gara che aveva ben poco da dire, visto il rsultato dell’andata. Un pubblico straordinario che non ha smesso mai di incitare la squadra, trascinandola verso il 5-0.
Tutti aspettavano il gol di Zalayeta, tornato ad una gara ufficiale dopo l’infortunio che lo ha lasciato fuori dai campi per diversi mesi. E lui ce l’ha messa tutta per bagnare il rientro con una rete, ma alla fine si è dovuto accontentare di veder segnare i compagni. Poco male: vuol dire che Reja potrà contare su altre soluzioni nel corso del campionato, prima fra tutte quella di mandare a segno i difensori. Rinaudo ha indovinato la serata giusta e per ben due volte ha infilato la porta avversaria. Non male per uno stopper che dovrebbe limitarsi ad evitare i gol altrui.
Tra le due reti del difensore, c’è stato poi il gol di Pià ad inizio ripresa, il 2-0 che preludeva alla goleada. Già, perché in Napoli non si è accontentato di vincere, ma ha voluto farlo nel migliore dei modi, mandando a segno anche le stelle Lavezzi e Hamsik, entrati nel corso del secondo tempo.
In particolare per l’argentino sembra trattarsi di un periodo d’oro: prima la conquista della medaglia d’oro alle Olimpiadi, ora l’entrata nel tabellone dela Coppa Uefa, festeggiata con un gol:
Sono molto contento, per me e per i miei compagni. Volevo entrare in Europa con la maglia azzurra e così è stato. Il tatuaggio per l’oro di Pechino? Non l’ho ancora fatto.
Ci sarà tempo e chissà che non sia necessario farne un altro per qualche vittoria importante del Napoli.