E’ un Aurelio De Laurentiis scatenato quello che si è concesso poco fa ai microfoni dei giornalisti. Il presidente del Napoli se la prende praticamente con tutti in un calcio in cui, nonostante la sua squadra stia facendo sfracelli, specialmente in campo europeo, ci sono molte cose che non vanno. De Laurentiis se la prende con i dirigenti del mondo del pallone a tutti i livelli, da quello più alto a quello più basso. Vediamo come.
FIFA E UEFA – Contro Blatter ci sono solo poche parole perché dopotutto, lo sappiamo già, lui è così, “è un militare” lo ha definito il patron partenopeo. Chi lo preoccupa è Platini:
E’ cambiato il mondo, ragionano ancora come 50 anni fa. Platini è tempo che si connetta e usi il nuovo iPad.
Il motivo del contendere sono le amichevoli delle nazionali. Delle amichevoli che da un lato sono considerate inutili perché non cambiano nulla in ottica delle competizioni, e dall’altro però tolgono energie per il campionato e la Champions League.
FEDERCALCIO – Ma le parole più pesanti sono per la gestione della serie A che, secondo il suo parere, andrebbe completamente rivoluzionata:
La Serie A a 20 squadre son troppe. Il 90 per cento delle società ha i bilanci in rosso. Udinese è modello perché i Pozzo sono imprenditori intelligenti. Sarei d’accordo a giocare durante le feste natalizie. Riduciamo il numero di partite. Piuttosto leviamo la B e facciamo due gironi mischiati di A.
Infine ne ha per l’Inter e per Moratti, a cui manda un messaggio forte e chiaro: Mazzarri non si tocca.
Lungi da me voler dare consigli a Moratti, ma quando finisce un ciclo bisogna rifondare e ripartire dai giovani, compreso un allenatore. Mazzarri per l’Inter della prossima stagione? E’ arrivato da me che aveva 40 anni. Adesso va per i 50 e sta con me perché valorizza alla grande la nostra rosa.
Chi vuole intendere intenda.
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