Il tempo delle coccole è finito da un pezzo, così come il tempo in cui si credeva che Ezequiel Lavezzi fosse assolutamente insostituibile nell’economia del gioco del Napoli. A mettere i puntini sulle ‘i’ è Aurelio De Laurentiis, patron della squadra partenopea, che è sembrato veramente stanco del tira e molla con il campione argentino:
Ma chi si crede di essere, Maradona? Ha fatto solo sette gol quest’anno. E’ un giocatore discontinuo: abbiamo creato noi il mito del Pocho. L’allenatore ha potere di vita o di morte sui giocatori, sarà lui a decidere se sarà da impiegare o no: intanto ci stiamo attrezzando per farne a meno completamente o parzialmente.
Il presidente va giù pesante e non risparmia critiche ad un giocatore che ha creato non pochi problemi nell’ultimo periodo, pretendendo forse un trattamento esagerato rispetto al reale valore espresso in campo:
Da oggi in poi non perdono più uscite di sera. Prima di scegliere i nuovi con Marino siamo stati molto attenti ai valori delle persone. Prendete Grava ad esempio, ha una certa età ma in campo ci mette il cuore per la maglia. Con Lavezzi non abbiamo sbagliato assolutamente, avrà sbagliato lui.
Questione di carattere?
Non è solo quello, perché io sono certo ad esempio che con Cassano mi troverei a meraviglia ed avremmo un ottimo rapporto, perché è italiano come me, ci capiremmo. Ho gestito attori ben più difficili: se Lavezzi fosse stato un attore? Gli avrei dato un calcio nel sedere.
Difficile a questo punto che Lavezzi continui a recitare nel film diretto da Roberto Donadoni.
napoletana 23 Luglio 2009 il 21:27
il pocho non può andarsene. E’ l’idolo di Napoli, o almeno il mio. Lo dobbiamo tenere. Ovviamente il pocho non si può comportare così dicendo di essere come Maradona, ma non per questo lo dobbiamo vendere. Napoli lo adora