Nonostante il forcing finale dell’Uruguay, sarà l’Olanda la prima finalista di Sudafrica 2010. Una vittoria meritata, arrivata grazie ai colpi di genio delle sue stelle, Sneijder e Robben, e dalla poca volontà di attaccare della squadra di Tabarez, svegliatasi troppo tardi.
La fase di studio iniziale dura molto poco, dato che dopo pochi minuti Kuyt impegna Muslera con una girata in area precisa ma poco potente. Un dato però si nota subito: entrambe le squadre sono ben messe in campo e perforare le difese non sarà per nulla facile, per questo l’unica soluzione possono essere i tiri da lontano, e così sarà.
Al 18′ Van Bronckhorst riceve il pallone a 30 metri dalla porta e lascia partire un missile davvero imprendibile che sbatte sul palo opposto e termina in rete, con Muslera davvero incolpevole. La partita si anima e, nonostante l’Olanda la controlli abbastanza bene, l’Uruguay comincia a collezionare palle gol fino al 41′ quando Forlan, seguendo l’esempio degli avversari, prova a calciare dalla distanza sorprendendo Stekelenburg. Ma se prima Muslera non poteva nulla, questa volta il portiere olandese si deve assumere tutta la responsabilità della rete, dato che il tiro è centrale e lui ci va timidamente con una sola mano.
Nella ripresa purtroppo si ricomincia lentamente, con una fase di studio molto più lunga di inizio gara. Nessuno vuole scoprirsi, ma stavolta sono gli oranje ad avere le occasioni migliori, e così a furia di provarci la rete arriva. Durante un’azione molto confusa la palla finisce sui piedi di Sneijder che calcia dal limite dell’area e azzecca l’angolino. La rete è però viziata da un fuorigioco di Van Persie che l’arbitro non rileva, e questa decisione è destinata a far discutere. Ma le recriminazioni durano poco perché sull’azione suggestiva è Kuyt ad imbeccare Robben a centro area che stacca indisturbato ed inquadra l’angolo lontano dal portiere.
Sull’1-3 la gara poteva essere finita, tanto che i sudamericani ormai scarichi non attaccano più e sembrano attendere solo il fischio finale, mentre gli olandesi si divorano un gol dopo l’altro. E così interviene il Dio del calcio, mettendo un po’ di pepe negli ultimi minuti. Approfittando di un infortunio di Van Bommel, gli uruguaiani vanno in gol bucando la difesa olandese, sugli sviluppi di un calcio di punizione, proprio centralmente, dove mancava il centrocampista del Bayern. Sul 2-3 e con ancora 3 minuti di recupero da giocare la partita si riaccende, e l’arbitro sale in cattedra, prendendo decisioni discutibili, ed allungando ulteriormente il recupero di altri due minuti. Ma non sono abbastanza, la difesa olandese si chiude bene e guadagna l’accesso alla finale.
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