Mondiali 2010: Sudafrica a rischio, ecco perchè

di Redazione 2

I mondiali in Sudafrica sono sempre più a rischio. Lo ha annunciato direttamente il Presidente Fifa Blatter, rivelando la presenza di un “Piano-B” della Fifa, ovvero la possibilità di spostare il primo mondiale africano in un’altra nazione che non sia il Sudafrica.

Dopo i festeggiamenti per aver battuto Marocco e Libia nella corsa per diventare paese ospitante del Mondiale 2010, il Sudafrica ha dovuto fare i conti con l’arretratezza in cui versava il paese, soprattutto dal punto di vista calcistico. I turni doppi e gli sforzi massacranti portati avanti per costruire i 5 nuovi stadi per il torneo non sono bastati a soddisfare la Fifa che, anzi, minaccia di togliergli il diritto di ospitare la manifestazione.


La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso è stata la dichiarazione di mercoledì scorso degli organizzatori che avevano tolto dalla lista degli stadi che ospiteranno la Confederations Cup nel 2009 il nuovo stadio di Port Elizabeth, il Nelson Mandela Bay Stadium da 48 mila posti. Secondo gli organizzatori questo gioiello del progresso sudafricano non sarà pronto non solo per la Confederations Cup, ma hanno lasciato intendere che sarebbè già un miracolo se fosse agibile per i mondiali.

La prima mazzata era arrivata già qualche tempo fa con la notizia che organizzare la manifestazione sarebbe costata parecchio di più al governo sudafricano, quasi 400 milioni di dollari in più del previsto, e che secondo il presidente del comitato Danny Jordan potrebbe continuare ad aumentare. Poi il ritardo, oltre che nella costruzione dei nuovi stadi, anche nella ristrutturazione e l’adattamento degli altri 5, al momento non adeguati alle esigenze richieste.

Altri problemi per il Sudafrica sono le violenze xenofobe che sono sorte nuovamente, dopo anni di relativa tranquillità, in cui si pensava che il problema fosse risolto. Come ancora non sono stati risolti i problemi nei trasporti, vitali per far girare tutta la macchina alla perfezione, i problemi legati alla sicurezza per eventuali attacchi terroristici, visto che la polizia sudafricana non è preparata a simili evenienze, e addirittura rischi blackout.

Insomma, il Sudafrica ha ancora qualche mese per mettersi al passo, ma se ancora non dovesse farcela, si passerebbe al piano B, e cioè riassegnare il Mondiale a qualche altra nazione. In lizza ci sono Giappone (che ha organizzato quello del 2002), Stati Uniti (1994), Inghilterra (che ha organizzato l’Europeo nel 1996 e comunque ha gli stadi migliori del mondo) e Messico, ma la favorita tra tutte è la Germania, che ha appena ospitato senza intoppi l’ultima edizione del 2006. L’Italia timidamente ci ha provato a far sentire la sua voce, ma è stata subito scartata perchè mettere a norma gli stadi in tempo non sarebbe possibile.

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