La nazionale olandese è uno degli oggetti più misteriosi del calcio mondiale. Sulla carta fa paura dato che comprende alcuni dei calciatori più forti al mondo, due dei quali sono stati anche protagonisti dell’ultima Champions League come Robben e Sneijder. Ma l’Olanda non è solo questa. La nazionale dei tulipani può vantare una rosa di altissima qualità, tra le migliori al mondo, come sempre è stato negli ultimi decenni. Ma il motivo per cui alla fine dei conti non vince niente rimane un mistero.
Negli anni scorsi il vero problema si chiamava infortuni, visto che nei momenti più belli proprio le due stelle, ma anche altri campioni come Van Nistelrooy, finivano con il farsi male e saltare le partite più importanti. Quest’anno tutti i giocatori sono più o meno integri, e l’unica incognita resta così l’allenatore. Per vincere un Mondiale non c’è bisogno solo di grandi giocatori, ma anche di un bravo allenatore che li sappia far giocare, e Bert van Marwijk rappresenta un vero e proprio dilemma. Di esperienza ne ha il 58enne allenatore, ex di Feyenoord e Borussia Dortmund, ma sarà abbastanza per condurre l’Olanda fino alla fine del torneo?
Di certo se lascia fare i suoi campioni, potrà ottenere dei grossi risultati. L’Olanda infatti è stata la prima nazionale ad ottenere la qualificazione ai Mondiali lo scorso anno, vincendo tutte le partite disputate (unica insieme alla Spagna a raggiungere questo primato). Non che le avversarie fossero fortissime, ma intanto i numeri l’Olanda ce li ha. Può contare su uno dei centrocampi migliori del torneo, con oltre i due fuoriclasse già citati anche gente come Van Bommel e Van der Vaart.
Ottima anche la difesa, con Heitinga, Ooijer e van der Wiel, mentre le due incognite sono il portiere e l’attacco. Stekelenburg sostituirà per la prima volta in una competizione così importante Van der Sar, che ha avuto il primato nella nazionale olandese negli ultimi 15 anni (qualificazioni comprese), e bisognerà vedere quindi come reggerà l’impatto col mondiale. E poi c’è l’attacco che non è assolutamente all’altezza del resto della squadra. Mancherà Van Nistelrooy, e le punte principali saranno Kuyt, molto bravo ma di certo non un goleador, e Huntelaar che quest’anno non ha giocato nemmeno 10 partite al Milan. Altro oggetto misterioso è Babel, uno che nelle partite importanti ha sempre fallito, mentre van Persie potrebbe risultare determinante, a patto che le sue ginocchia reggano.
Insomma, la nazionale olandese ha tutte le carte in regola per far bene al Mondiale, ma la condizione fisica sarà la sua prima avversaria. Per quanto riguarda il girone, è evidente la superiorità nei confronti di Danimarca, Giappone e Camerun, ed il primo posto non è in discussione. Per poter vincere il torneo però contano le gambe, e questa variabile la potrà decidere solo il campo.
La rosa:
Portieri: Maarten Stekelenburg (Ajax), Sander Boschker (Twente), Michel Vorm (Utrecht);
Difensori: Vurnon Anita (Ajax), Khalid Boulahrouz (Stoccarda), Edson Braafheid (Celtic), Giovanni van Bronckhorst (Feyenoord), John Heitinga (Everton), Joris Mathijsen (Amburgo), Andre Ooijer (PSV Eindhoven), Ron Vlaar (Feyenoord), Gregory van der Wiel (Ajax);
Centrocampisti: Ibrahim Afellay (PSV Eindhoven), Mark van Bommel (Bayern Monaco), Orlando Engelaar (PSV Eindhoven), Nigel de Jong (Manchester City), Stijn Schaars (AZ Alkmaar), Wesley Sneijder (Inter), Rafael van der Vaart (Real Madrid), Demy de Zeeuw (Ajax);
Attaccanti: Ryan Babel (Liverpool), Eljero Elia (Amburgo), Klaas Jan Huntelaar (Milan), Dirk Kuyt (Liverpool), Jeremain Lens (AZ Alkmaar), Robin van Persie (Arsenal), Arjen Robben (Bayern Monaco).
Sanghino 24 Maggio 2010 il 23:08
Scusa la mia intromissione ma c’è un piccolissimo errore nel post: l’Olanda è detta “I Tulipani” non “i papaveri” …. 😉
Ciao
Marco Mancini 25 Maggio 2010 il 11:57
giusto, correggo subito, non sono molto bravo con i fiori 😉