Il nome Corea del Sud riporta alla mente dei tifosi italiani dei brutti ricordi. Tutti ricorderanno sicuramente la cocente eliminazione dal Mondiale del 2002 che fa il paio con quella contro la Corea del Nord di 40 anni prima, ma nonostante questo non si può di certo dire che la nazionale asiatica desti preoccupazione. Nonostante sia al suo settimo Mondiale consecutivo, la Corea del Sud continua a non convincere fuori dall’Asia, tanto da far sembrare che la qualificazione sia stata ottenuta grazie alla mediocrità delle avversarie più che per meriti propri.
Inoltre quest’anno a guidare la nazionale coreana non ci sarà quella vecchia volpe di Guus Hiddink che l’ha portata fino in semifinale nel 2002, o Dick Advocaat presente nel 2006. Sulla panchina stavolta siederà il semi-sconosciuto Huh Jung-Moo, il quale ha già guidato in passato la sua nazionale e qualche club del massimo campionato coreano. Di certo non una garanzia a livello mondiale.
I calciatori di livello internazionali sono pochi, ma lo erano anche nel 2002, e forse proprio l’aver sottovalutato una squadra dai nomi sconosciuti quanto impronunciabili è stata la causa dell’eliminazione degli azzurri. Sarà ancora presente l’ormai trentaquattrenne Ahn, conosciuto in Italia per aver militato per due anni nel Perugia, ma soprattutto per essere stato colui che mandò a casa gli azzurri con un suo colpo di testa. Ma la stella della squadra è senza dubbio il polivalente centrocampista Park Ji-Sung, una delle chiavi del Manchester United visto che, oltre ad avere dei buoni piedi, ha la capacità di giocare ad altissimi livelli praticamente in tutti i ruoli del campo, tranne che tra i pali. Il punto di forza della squadra è il centrocampo, dove troviamo oltre a Park anche Lee Chung-Yong (Bolton) e Cho Won-Hee (Wigan), mentre altri calciatori militano in diverse competizioni europee.
Il vero cruccio è senza dubbio il tasso tecnico, oltre che la mancanza di esperienza dei suoi giocatori, ma soprattutto del suo ct. Per questo Huh punterà esclusivamente a passare il girone in cui, Argentina a parte, tutto può succedere. Nigeria e Grecia sembrano meglio attrezzate, ma mai sottovalutare la Corea del Sud. Italia e Spagna ne sanno qualcosa.
La rosa:
Portieri: Kim Young-Kwang (Ulsan), Lee Woon-Jae (Suwon), Jung Sung-Ryong (Seongnam);
Difensori: Kang Min-Soo (Suwon), Kwak Tae-Hwi (Kyoto/Gia), Kim Dong-Jin (Ulsan), Kim Hyung-Il (Pohang), Oh Beom-Seok (Ulsan), Lee Young-Pyo (Al Hilal/Uae), Lee Jung-Soo (Kashima Antlers/Gia), Hwang Jae-Won (Pohang), Cho Won-Hee (Wigan/Ing), Cha Du-Ri (Friburgo/Ger), Cho Yong-Hyung (Jeju);
Centrocampisti: Koo Ja-Cheol (Jeju), Ki Sung-Yong (Celtic/Sco), Kim Bo-Kyung (Oita/Gia), Kim Nam-Il (Tom Tomsk), Shin Hung-Min (Pohang), Kim Jae-Sung (Pohang), Kim Jung-Woo (Gwangju), Lee Chung-Yong (Bolton/Ing) Kim Chi-Woo (Seoul), Park Ji-Sung (Manchester United/Ing);
Attaccanti: Park Ju-Young (Monaco/Fra), Ahn Jung-Hwan (Dalian Shide/Cin), Lee Seung-Ryul (Seoul), Yeom Ki-Hun (Suwon), Lee Keun-Ho (Jubilo Iwata/Gia), Lee Dong-Guk (Jeonbuk).
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