Che ci piaccia o no, Marcello Lippi non ha intenzione di farsi condizionare nella scelta dei calciatori da portare al mondiale, siano essi della vecchia guardia o della nuova generazione. Il suo intento è quello di continuare a puntare sul gruppo storico, quello cioè che permise all’Italia intera di esultare per la conquista del quarto Mondiale della sua storia. E poco importa se la carta di identità di alcuni (tanti) consigli il ritiro dalle scene:
I Mondiali si giocano con 7 partite in un mese, non abbiamo bisogno per forza di una Nazionale di 24enni. La qualità di un giocatore non si giudica solo in base all’età o alle qualità tecniche. Se dovessi schierare questa squadra per un’intera stagione, probabilmente farei scelte diverse. Ma per un mese, non c’è problema. Se fossi stato costretto a tener conto dell’opinione pubblica, 4 anni fa avrei dovuto lasciare a casa giocatori come Cannavaro e Buffon. E avrei dovuto rassegnare le dimissioni.
Della serie: fidatevi e lasciatemi lavorare, perché i conti si fanno alla fine. Speriamo bene…