Sorteggio dei gironi eurpei di qualificazione per la fase finale dei Mondiali di calcio del 2014, Brasile.
GIRONE A: Galles, Macedonia, Scozia, Belgio, Croazia, Serbia
GIRONE B: Repubblica Ceca, Danimarca, Bulgaria, Armenia, Malta, ITALIA
GIRONE C: Irlanda, Austria, Far Oer, Kazakisthan, Germania, Svezia
GIRONE D: Ungheria, Romania, Estonia, Andorra, Olanda, Turchia
GIRONE E: Svizzera, Albania, Cipro, Islanda, Norvegia, Slovenia
GIRONE F: Israele, Irlanda del Nord, Arzebaijan, Lussemburgo, Portogallo, Russia
GIRONE G: Bosnia, Lituania, Lettonia, Liechtenstain, Grecia, Slovacchia
GIRONE H: Montenegro, Ucraina, Polonia, Moldavia, San Marino, Inghilterra
GIRONE I: Francia, Bielorussia, Georgia, Finlandia, Spagna
La cornice è quella tutta carioca di Rio de Janeiro, emblema per antonomasia di un Brasile festante e ansioso di prestare la propria terra allo svolgimento dell’edizione 2014 dei Mondiali di calcio. Rappresentanze con i colori nazionali sono giunte da ogni dove perché l’evento è tale da richiamare l’attenzione degli Stati di ogni continente: il sorteggio dei gironi di qualificazione in vista della fase finale, in programma tra tre anni, consente di ritrovare – in un’estate contrassegnata dall’assenza di manifestazioni di grande entità – l’entusiasmo che gli amanti del pallone possono in questo periodo riversare solo sul calciomercato e sulle amichevoli di preparazione.
Le sei palle dalle quali occorreva pescare un nome alla volta e associarlo al girone di riferimento avevano lasciato qualche perplessità: se nell’urna 1 – infatti – sono state concentrate come teste di serie formazioni che non potevano affrontarsi tra loro (tra esse, l’Italia di Cesare Prandelli), le altre sottocategorie presentavano insidie pericolose, tra tutte la Francia (fascia 2), la Svizzera (urna 3), Romania e Irlanda del Nord (urna 4), Finlandia (fascia 5) e Galles (ultimo sottogruppo). Inevitabili i giochi cromatici che hanno contornato l’evento: appena prima e nel corso della cerimonia di estrazione, il contesto paradisiaco di Baia Guanabra ha saputo incantare con effetti di colori e immagini da ricordare.
La composizione dei nove gironi europei, quindi, è avvenuta lasciando dietro di sè strascichi e paure soprattutto per gli spagnoli campioni del mondo che, a questo punto, potrebbero anche rischiare di dover fare i conti con una Francia vogliosa di rivalsa (entrambe nel gruppo I). Per gli azzurri si vocifera (a voce bassa, meglio non farsi sentire), che il gruppo B non sia particolarmente complicato: Danimarca e Repubblica Ceca le formazioni più temibili.
Il regolamento prevede che saranno concessi in tutto tredici lasciapassare, con approdo certo alla fase finale per le prime di ciascun girone e le quattro in grado di arrivare fino in fondo nel corso degli spareggi tra le migliori seconde.
Rinaldo 30 Luglio 2011 il 23:09
Nel Gruppo B manca la Danimarca.
Anonimo 31 Luglio 2012 il 21:56
Ce la danimarca