Non poteva finire con un altro risultato una delle partite con il tasso tecnico più basso dell’intero torneo della Confederations Cup. Le immagini più belle sono quelle regalate dalle autorità prima del fischio d’inizio, e quelle dei tifosi che, nonostante lo spettacolo poco interessante in campo, continuano a cantare e ad incitare i loro calciatori dagli spalti.
Sulla gara invece c’è poco da dire. Entrambe le squadre si presentavano senza i loro calciatori più rappresentativi, Pienaar da una parte, Mulla dall’altra, per problemi fisici, ed il gioco ne risente parecchio. Si vede infatti che, nonostante la tanta buona volontà messa in campo, la mancanza di esperienza internazionale influisce sul gioco. Entrambe le squadre non riescono ad azzeccare tre passaggi di fila, e mancando fuoriclasse c’è ben poco da fare.
Le uniche conclusioni arrivano da lontano e sono poco pericolose, e se si esclude un tentativo interessante di Sibaya, si può dire che il primo tempo è piuttosto noioso. La ripresa è sicuramente più vivace, con l’Iraq che si chiude in difesa sperando nel contropiede, ed il Sudafrica molto più intraprendente che prova ad avvicinarsi al gol. Dopo un paio di tentativi la palla giusta capita sulla testa di Dikgacoi che approfitta di un’uscita sbagliata del portiere iracheno per spingere la palla nella porta vuota. Peccato che sulla traiettoria si trovi il suo compagno Parker che con i glutei la ricaccia fuori. Questo rimane l’unico sussulto dell’intera gara che si chiude come meritava, senza reti e senza emozioni.
Commenti (1)